Tamponi, ecco la scala delle priorità. Task force al lavoro per potenziare linee e orari

Lombardia, si è insediata la task force tamponi. Stabilita la scala delle priorità per chiedere il test: precedenza ai casi sintomatici. Il piano anti-caos: più punti tampone; Asst invitate ad attivare orari dedicati nei centri prelievi; lettera ai medici di famiglia e pediatri per sensibilizzarli sulla necessità di effettuare direttamente i test agli assistiti; chiesta alle farmacie la disponibilità ad allungare gli orari serali.

Da mercoledì 29 dicembre sarà attivo un nuovo centro tamponi massivo a Gallarate (Varese), mentre sono state aggiunte 8 nuove linee tampone presso il centro di Trenno a Milano ed è in fase di allestimento un nuovo centro tamponi presso Fiera Milano City che sarà attivo nei prossimi giorni. Questi i primi esiti del lavoro della task force tamponi per individuare l’eventuale contagio da Covid istituita dalla vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti.

La task force guidata da Guido Grignaffini si è riunita lunedì 27 dicembre provvedendo ad alcune prime iniziative urgenti, come l’ampliamento del numero dei punti tampone.

Inoltre, tutte le Asst sono state invitate ad attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi, mentre la direzione generale Welfare invierà una lettera a Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta per sensibilizzarli circa la necessità di effettuare direttamente i tamponi ai propri assistiti evitando loro inutili e talvolta rischiosi spostamenti.

«Abbiamo chiesto alle farmacie - spiega Grignaffini - la disponibilità ad allungare gli orari serali del servizio tamponi e a dedicare alcuni orari specifici ai cittadini che necessitano di tampone a seguito di contatti stretti . La direzione generale Welfare, a questo proposito, ha già concordato con Federfarma l’invio di una richiesta formale che l’associazione si prenderà cura di trasmettere urgentemente ai propri associati per le adesioni».

Nel mese di dicembre sono stati effettuati circa 3,5 milioni di tamponi in Lombardia, il 21,5% di tutti i tamponi somministrati in Italia . Una percentuale che sale al 22,3% nell’ultima settimana. La percentuale di popolazione lombarda, di contro, è circa un sesto di quella italiana, il 16,7 %. Questa situazione ha creato, come in tutto il resto del Paese, alcune criticità e rallentamenti nell’offerta del servizio tamponi.

Verificato l’aumento di incidenza e di richiesta di tamponi diagnostici per Sars-CoV2, spiega la Regione. sono state elaborate le indicazioni utili per razionalizzare l’offerta e garantire la possibilità di eseguire tamponi quando necessario .

La Regione ricorda che il sistema di testing a carico del SSR deve essere prioritariamente dedicato in forma esclusiva ai pazienti sintomatici e con richiesta da parte del MMG/PLS (tramite prenotazione informatica da ATS da MMG/PLS oppure tramite ricetta presentandosi direttamente).

In particolare, è stata classificata la scala delle priorità per chiedere il tampone:

Priorità 1 : casi sintomatici (con prenotazione di MMG o ATS);

Priorità 2 : guarigione (con stampato provvedimento di isolamento di ATS o prenotazione di ATS);

Priorità 3 : contatti stretti (fine quarantena), sorveglianza scuole e rientro da estero (con stampato provvedimento di isolamento di ATS o prenotazione di ATS);

Priorità 4 : green pass (farmacie o privato autorizzato).

© RIPRODUZIONE RISERVATA