Taglio degli oneri per le imprese hitech
Aree dismesse, sgravi se si riqualifica

Dopo lo snellimento burocratico in tema di occupazione di suolo pubblico e dehors, il potenziamento e la semplificazione delle procedure online dello Sportello Unico Edilizia e Attività Produttive, novità per quello che riguarda gli oneri urbanistici.

«Con la delibera che approviamo oggi – spiega l’Assessore all’edilizia Francesco Valesini – si attua una scelta netta di politica urbanistica. Si premiano le trasformazione nelle aree dismesse, in tutte le parti della città, eliminando, con un opera di semplificazione, distinzioni ed eccezioni oggi presenti nei regolamenti, applicando parametri ridotti del 50% rispetto a quelli attuali ed incrementando ulteriormente la riduzione per le bonifiche e, dall’altra, si incrementano gli stessi di una volta e mezzo, nelle aree libere, cioè aree la cui superficie drenante è pari e maggiore all’80%. In parole povere, si incentiva la riqualificazione delle aree urbane esistenti e si disincentiva il consumo di suolo. Questo è un primo importante possa che dovrà trovare poi una sua più compiuta attuazione nella revisione del Documento di Piano» spiega l’assessore.

La delibera prevede inoltre una notevole incentivazione per le attività produttive di tipo innovativo, così come previsto dal progetto di Bergamo città semplice e low tax lanciato con una delibera di indirizzo nel primo semestre di quest’anno. La percentuale è del 75: si tratta di un taglio davvero di rilievo, destinato a tutti gli interventi all’interno di aree dismesse cittadine con la finalità di insediare attività produttive di tipo innovativo. Per esempio, start-up o imprese high tech dovranno corrispondere solo un quarto degli oneri attuali qualora decidessero di intervenire e di recuperare un’area attualmente dismessa.

Taglio delle aliquote anche per quello che riguarda gli insediamenti di attività innovative nelle aree libere: in questo caso si tratta di un incentivo del 25%, a dimostrazione della scelta di privilegiare gli insediamenti in aree dismesse e da riqualificare.

«Si tratta di un provvedimento di grande spessore – sottolinea il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – che speriamo dia un impulso alla riqualificazione delle aree dismesse attraverso nuove soluzioni imprenditoriali. Il Comune di Bergamo detta così una politica molto precisa, scegliendo di investire nel proprio futuro attraverso un consistente pacchetto di incentivi rivolto a promuovere l’innovazione hi-tech nei settori manifatturiero e terziario, ma anche puntando sulla riqualificazione e il rammendo delle aree urbane post industriali. Non intendiamo comunque concludere qui il percorso di snellimento e di incentivazione: andremo avanti potenziando ulteriormente lo sportello online e rivedendo i regolamenti e le aliquote per le attività produttive».

Novità anche in tema di misure per la qualità e sostenibilità dell’edilizia, con una riduzione degli oneri al 10% (un incremento sensibile rispetto al 3% stabilito nel 2013 dall’ultima revisione in tal senso dell’Amministrazione Tentorio) per quanto concerne il recupero di aree dismesse, per le quali sia necessaria la realizzazione delle opere di bonifica.

Agevolazioni e tagli anche per la realizzazione di servizi. Si prevede infatti una riduzione del 25% delle aliquote, accompagnate da una riduzione anche della percentuale del costo di costruzione, che passa dall’attuale 5% al 2%

«L’Amministrazione – spiega l’Assessore all’Urbanistica Stefano Zenoni – ha deciso anche per l’incentivazione alla realizzazione di servizi da parte dei privati, cercando di rendere ancor più attuabile il Piano dei servizi redatto dal Comune di Bergamo, riducendo ulteriormente gli oneri dovuti e abbassando la percentuale del costo di costruzione che deve essere corrisposta. Insomma, stiamo davvero mettendo in pratica tanto di quello che il Comune può fare per rendere più facile intervenire sulle aree dismesse della nostra città».

Non solo quindi tagli per le imprese innovative ma un più corposo pacchetto di incentivazioni volto ad indirizzare gli investimenti nella direzione voluta dall’Amministrazione, favorendo quelle trasformazioni che incrementano l’attuale dotazione di servizi per la tutta città.

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