Sulle piste da sci uno squarcio di vitalità
in quel mondo indecifrabile dell’autismo

L’aria sul viso, la velocità, un senso profondo di libertà, il brivido delle discese sulle piste di Ponte di Legno-Tonale sono sensazioni comuni per uno sciatore, ma in apparenza inaccessibili per un ragazzo autistico come Luca Cancelli, 15 anni, di Paratico.

A volte, però, l’impegno e il coraggio possono superare ostacoli impensabili: ed è proprio quello che è accaduto grazie allo Sci Club di Sarnico e con il sostegno dei genitori del giovane, Giuseppe e Serenella. Non è solo l’ebbrezza di una giornata sulla neve, perché a volte, come sottolinea John Wooden, celebre allenatore americano di pallacanestro: «Le piccole cose fanno accadere grandi cose». Lo sanno bene i volontari dello SciClub, che ormai da qualche anno organizzano un corso dedicato a bambini e ragazzi con disabilità: cinque domeniche straordinarie, sia per loro sia per le persone che li accompagnano.

L’iniziativa, completamente gratuita, è cresciuta negli anni, coinvolgendo diversi sponsor locali: grazie a loro è possibile mettere a punto le attrezzature necessarie per portare sulle piste ragazzi che non camminano, non parlano, non possono coordinare i movimenti, ma che con l’aiuto dei loro «angeli custodi» sciano lo stesso. Quest’anno le famiglie coinvolte sono venticinque: «Per ogni bambino mettiamo a punto un progetto specifico – spiega Marta Pedrocchi, presidente del club, intitolato al padre Fabrizio, scomparso dieci anni fa –. Per le lezioni ci appoggiamo a insegnanti specializzati della scuola di Ponte di Legno-Tonale. I nostri accompagnatori, tutti volontari, seguono sempre i ragazzi e li fanno sciare anche al di fuori della lezione».

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