Studenti, manifestazione anche a Bergamo contro la nuova maturità

Anche a Bergamo la protesta, lunedì 7 febbraio. «Un modello di esame inadeguato al contesto reale delle scuole».

Lunedì 7 febbraio a Bergamo, come in tante altre città della Lombardia e d’Italia, gli studenti protestano contro «la decisione del ministro Bianchi di reintrodurre la maturità pre-covid dopo due anni di pandemia», si legge in una nota diffusa dall’Unione degli Studenti di Bergamo. Lo sciopero è stato indetto «in seguito a un’assemblea dei rappresentanti di istituto e di Unione degli Studenti Bergamo con l’adesione e supporto di molte altre realtà della provincia e collettivi scolastici».

«Il nostro sistema scolastico, già messo a dura prova da definanziamenti e riforme sbagliate, negli ultimi due anni è arrivato fino al limite del collasso - dice Francesca Soldo, studentessa di Unione degli Studenti Bergamo - due anni di Dad in cui gli studenti e le studentesse hanno vissuto moltissimi disagi: dall’aumento delle disuguaglianze fino alle problematiche di benessere psicologico causate da una valutazione stressante e isolamemento».

«Questa maturità è una beffa - continua Paolo Ravasio, studente del Lussana - dopo tutte le mobilitazioni e attivazioni, dopo tutte le nostre richieste di convocazione fatte al ministro, ci ritroviamo invece riproposto un modello di Esame totalmente inadeguato al contesto reale delle scuole». «La protesta di oggi - aggiunge Samuele Uliano di UdS - vuole mandare un messaggio chiaro al ministro e al governo intero. Non vogliamo solo la rimozione degli scritti quest’anno ma un ripensamento della maturità e della scuola in generale che porti a una riforma strutturale elaborata ascoltando davvero gli studenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA