Stadio, si abbatte la Nord
Da martedì il cantiere per la nuova Curva

Dalle 19 la festa per l’addio alla Curva Nord, stadio aperto a tutti. Contro Genoa e Sassuolo, gli ultimi due incontri stagionali in casa dell’Atalanta, si giocherà al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Maxischermo in piazza Matteotti per la finale di Coppa Italia il 15 maggio.

Mancheranno ancora poco meno di 48 ore e poi il triplice fischio finale. Quello di Atalanta-Udinese che lunedì 29 sarà anche l’ultima partita della Curva nord nella sua versione attuale. Quella completata nel 1972 e ampliata nel 1984, nell’estate del ritorno in A. Già poche ore dopo comincerà l’allestimento del cantiere per la demolizione e la ricostruzione di questa parte dello stadio, da sempre il cuore degli ultras. E sono proprio loro ad avere organizzato una serata speciale, sabato 27 aprile dalle 19, la curva è aperta a tutti, «a tutte quelle persone che lì dentro hanno passato anni, mesi, o che sono entrate solo una volta. Tutti insieme per vivere una serata a casa nostra» recita il messaggio apparso sui social.

Una gradinata all’inglese

Una grande festa d’addio (facciamo arrivederci...) della Nord, intitolata a Chicco Pisani. Un lungo viaggio tra i gruppi che hanno fatto della curva bergamasca una delle più rispettate (e temute) nel panorama ultrà italiano. Ma anche un luogo dove nel corso degli anni sono passate migliaia di persone, famiglie intere, senza distinzione di classe sociale, tutte unite da una sola passione: l’Atalanta.

Ora si volta pagina: al posto della Nord a classica forma di curva arriverà una gradinata all’inglese, con tutti posti a sedere (ma con la possibilità per la parte più «calda» di seguire il match in piedi) e persino coperta. Un lusso per generazioni intere di tifosi abituate a godersi trionfi e sconfitte sotto la pioggia. Qualcosa di molto più comodo ma che si annuncia ugualmente bollente. Ma questo è il domani: sabato sarà la serata degli affetti. «Ognuno di noi vive al suo interno di emozioni che sono difficilmente descrivibili. Si chiude un pezzo di storia unico e ne inizia un altro che, ne siamo sicuri, sarà bellissimo viverlo insieme. Che ognuno di noi viva questa settimana come meglio crede, immerso nei ricordi, con mille pensieri o sogni per il futuro. Noi siamo pronti».

Il demolition day

Martedì mattina, poche ore dopo il match con l’Udinese, comincerà l’allestimento del cantiere che durerà 5-6 giorni. Lunedì 6 maggio dovrebbe essere il giorno-chiave, il «demolition day», quello in cui le ruspe cominceranno ad aggredire la Nord fino a ridurla in macerie. In parallelo cominceranno le operazioni, complesse, di preparazione dei manufatti che comporranno la nuova gradinata. L’obiettivo è tornare a giocare in casa per fine settembre, salvo imprevisti che, in un cantiere così complesso, sono purtroppo dietro l’angolo. A cominciare dal meteo, punto interrogativo di ogni stagione estiva. Si annunciano invece tempi più lunghi per un’eventuale messa in vendita a scopi benefici dei pezzi di curva: prima vanno valutate le condizioni dei gradoni e la consistenza dei materiali, a cominciare dalla composizione. Nell’attesa del da farsi le macerie verranno stoccate in un deposito.

Maxischermi per la finale di Coppa Italia

«Lunedì 29, dalla mezzanotte dopo la partita, il cantiere inizia ufficialmente, dal 30 aprile e 6 maggio ci sarà lo smantellamento servizi e impianti – conferma Roberto Spagnolo, direttore operativo del club nerazzurro e coordinatore unico dei lavori per Stadio Atalanta srl, che ha rilevato l’impianto dal Comune aggiudicandosi il bando il 10 maggio 2017 –. Il 6 maggio la prima “pinzata” alla curva, il 7 via alla demolizione del settore intero: sulla carta, l’intenzione è chiudere i lavori il 22 settembre».

Contro Genoa e Sassuolo, gli ultimi due incontri stagionali in casa, si giocherà al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Per il prossimo campionato, invece, ancora incertezza sulla piena disponibilità dell’impianto: «Sui tempi incideranno bonifiche e precipitazioni. Dalla prossima stagione potranno esserci da una a tre partite in campo neutro da comunicare tempestivamente alla Lega Calcio di Serie A – prosegue il dirigente –. Negli ultimi 3 mesi di cantiere, lungo quasi 5 mesi con 4 gru, 2 da 5 e 2 da 4 tonnellate, lavoreranno dalle 160 alle 200 persone. Un’operazione fatta col cuore dal presidente Antonio Percassi, senza parametri di sostenibilità, con 3800 metri quadrati soltanto di superficie commerciale: il costo complessivo è di 40 milioni, di cui 14 per questa prima tranche».

Alla presentazione dei lavori, avvenuta negli uffici dell’Atalanta allo stadio, ha partecipato anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. «Spero di poter essere a Roma il 15 maggio per la finale di Coppa Italia, ma in ogni caso allestiremo un maxischermo in piazza Matteotti davanti alla sede comunale di Palazzo Frizzoni» ha detto Gori.

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