Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 12 Settembre 2016
Spesa a km zero... con un clic
In città nasce il primo «alveare»
Sbarca in città la piattaforma online che fa incontrare produttori locali e consumatori in mercati temporanei per l’acquisto di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero. Domenica 18 settembre dalle 18 alle 20, allo spazio giovani Edonè di Redona, si terrà l’inaugurazione dell’«Alveare Tamarindo» con un aperitivo e degustazioni a base di prodotti a km o.
Combinando tecnologia e agricoltura sostenibile, «L’Alveare che dice sì!» - questo il nome del progetto - dopo il grande successo ottenuto in Francia intende portare anche in Italia il nuovo modo per fare la spesa: tramite la piattaforma www.alvearechedicesi.it, produttori locali e consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero. La piattaforma di vendita favorisce gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che si ritrovano una volta alla settimana creando piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come «alveari». Il progetto ha già conquistato i consumatori di diverse città italiane e arriva ufficialmente a Bergamo a settembre.
Ecco come funziona. I produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un «alveare», mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, latticini, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta.
L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano. In questo meccanismo, che mette al centro la comunità e la genuinità dei prodotti, è fondamentale il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo.
In primo alveare della città, l’«Alveare Tamarindo», nascerà allo Spazio Giovanile Edoné di Bergamo, nel quartiere di Redona, in via Gemelli 17, Bergamo: a gestire l’alveare sarà Laura che ora sta selezionando i produttori locali che faranno parte del gruppo e offriranno una gamma di prodotti molto ampia: spaziando dalla carne alle verdure, frutta, latte, vino e birra, formaggi, salse, confetture e pasta.Il numero degli iscritti al sito sale di giorno in giorno e i membri del futuro gruppo d’acquisto sono già un centinaio.
La consegna delle spese avverrà ogni martedì dalle 18 alle 19,30 presso lo Spazio Edoné e molte saranno le attività legate al cibo e al “mangiar sano” proposte durante le distribuzioni.
Maggiori informazioni su: www.alvearechedicesi.it
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