«Rampa» e auto ariete: spaccata da Tiziana Fausti. In due minuti rubati abiti e borse di Dior - Foto/Video

PIAZZA DANTE. In tre in azione all’1.15 della notte tra giovedì e venerdì: l’auto-ariete spinta oltre la barriera in ferro. Bottino ingente, indaga la polizia. La titolare: «Il problema è che di sera il centro è deserto».

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È l’1.15 della notte tra giovedì 23 e venerdì 24 gennaio e le luci della boutique di «Tiziana Fausti» che si affaccia sul Quadriportico del Sentierone si sono appena spente in automatico. All’improvviso, il silenzio di piazza Dante viene scosso da un boato: un’auto in retromarcia sfonda una delle vetrine del negozio, nel cuore della città. È una Toyota Yaris Cross lanciata in retromarcia contro la vetrata: i ladri – pare in tre, stando alle riprese delle telecamere – sapevano che, dopo le spaccate di giugno e novembre 2017, alle vetrine erano state installate, a circa cinquanta centimetri da terra, delle grosse barre in ferro orizzontali.

Una lastra di legno usata come rampa

Paradossalmente l’altra notte la banda le ha sfruttate a proprio vantaggio: a una barra è stata infatti poggiata una lastra di legno che ha fatto da rampa di lancio per l’auto-ariete. Poco prima avevano spostato uno dei «panettoni» in cemento che si trovano a terra al centro di ciascuna arcata dei portici, proprio di fronte alla Procura cittadina. Dopodiché hanno lanciato l’auto – rubata la notte precedente nel Milanese – a forte velocità in retro e hanno sfondato la vetrina.

L’allarme ei fumogeni in azione

In quel momento è scattato il sistema d’allarme che, a seguito dei precedenti colpi, è ora dotato di un impianto con fumogeni. In pochi attimi i locali si sono quindi riempiti di fumo, facendo scendere quasi a zero la visibilità. I due malviventi che sono entrati nella boutique hanno fatto però in tempo ad arraffare diversi capi d’abbigliamento e borse di marca Dior. Un bottino indubbiamente ingente – una stima precisa verrà fatta lunedì, dopo l’inventario – ma probabilmente lontano da quello dei precedenti colpi del 2017, che ammontava rispettivamente a centomila e centocinquantamila euro.

«Un furto su commissione»

«All’epoca, però, il negozio non aveva questo sistema di antifurto con il fumo, che ha di sicuro reso meno facile il colpo – spiega al telefono dalla Francia, dove si trova per lavoro, Tiziana Fausti –. Si è comunque trattato di un furto su commissione, visto che i ladri erano ben organizzati e avevano pianificato tutto nei dettagli. Sono andati anche a colpo sicuro verso i prodotti Dior: di recente sono stati presi di mira anche altri negozi di miei competitor a Varese e Verona con le stesse modalità e con lo stesso tipo di obiettivo, i prodotti della linea Dior, che sono preziosi e di valore». All’interno del negozio, complice il fumo, la banda è rimasta per meno di due minuti.

A un certo punto il «palo» ha fatto segno agli altri due all’interno che era il momento di andarsene, forse perché stava arrivando qualcuno. Poco dopo è arrivata una volante della questura. Le indagini sono assegnate alla Squadra mobile, che sta visionando le telecamere sotto i portici e quelle del negozio.

I ladri erano incappucciati e con i guanti

I ladri erano comunque incappucciati e indossavano i guanti. Sono poi scappati con la stessa Yaris e forse anche con un secondo mezzo. Erano, come detto, ben organizzati: se, dopo la spaccata, hanno agito in meno di due minuti, la preparazione dev’essere durata almeno una decina, tra lo spostamento del panettone, l’attesa dello spegnimento delle luci nelle vetrine e la posa della rampa.

« Un problema Bergamo deserta di sera»

«Il vero problema è che la sera il centro di Bergamo è deserto – lamenta Tiziana Fausti –: l’altra sera sono uscita da un ristorante alle 20.30 dopo aver cenato e non c’era in giro nessuno. È chiaro che questo aiuta i malviventi».

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