Slot machine, Lombardia «zona rossa»
Sono quasi 50 mila - Mappa delle regioni

Slot machine e videolottery a Bergamo e in Lombardia: nonostante le misure restrittive e le campagne di sensibilizzazione la nostra regione è ancora quella con il maggior numero di apparecchi, sono quasi 50 mila. Nella Bergamasca sono quasi 7 mila.

Avviso Pubblico, utilizzando i dati forniti dal Ministero dell’Economia nella seduta della Commissione Finanze della Camera del 3 dicembre 2015, ha realizzato una mappa della distribuzione degli oltre 360 mila apparecchi da gioco - sia Vlt, cioè videolottery, sia Awp, cioè le slot machine (dette anche Amusement with prices) - attualmente in funzione in Italia, che mette in risalto la diffusione dell’offerta di gioco lecito nelle diverse regioni del nostro Paese.

Le tre regioni con il maggior numero di apparecchi risultano essere: la Lombardia con quasi 50 mila apparecchi, uno ogni 200 abitanti e, a seguire, la Campania e il Lazio con quasi 40 mila apparecchi. Avviso Pubblico ha messo in relazione questi dati con il numero degli abitanti.

QUI LA MAPPA DELLE REGIONI

Dal raffronto è emerso come sia la Sardegna la regione che risulta in testa a questa speciale classifica: nella provincia di Olbia si registra la presenza di una macchinetta ogni 95 abitanti. Percentuali analoghe si registrano ad Oristano, Sassari e Nuoro. Tra le altre province italiane, anche l’Aquila registra un numero molto elevato di apparecchi, così come Cosenza, Catanzaro e Isernia; a seguire alcune province campane, tra cui Avellino, Salerno e Benevento. I dati provinciali, comunicati dal Ministero dell’Economia alla Commissione Finanze, sono disponibili on line: a Bergamo e provincia risultano attivi 6.722 apparecchi e 509 sono in magazzino.

«In Italia, nonostante le misure restrittive adottate da diverse Regioni e Comuni, spuntano come funghi sale gioco, sale Bingo, corner nei bar ed altri esercizi pubblici. Questa mappa – che peraltro non riporta i dati sui c.d. totem, cioè i computer dai quali ci si può collegare a decine di piattaforme di gioco online, che si vanno sempre più diffondendo benché siano illegali – mette in evidenza le dimensioni del fenomeno» ha dichiarato Filippo Torrigiani, coordinatore del gruppo di lavoro Avviso Pubblico sul gioco d’azzardo. «È paradossale che in Italia ci siano più apparecchi mangiasoldi che posti letto nella Sanità pubblica. Infatti, a fronte di 308.230 Slot e di 51.939 VLT, l’offerta di posti letto oscilla tra 231 mila e 251 mila. È urgente che Parlamento e Governo approvino un provvedimento di riordino del settore che non sia improntato alla logica dell’aumento delle entrate fiscali, ma che ponga al centro la tutela dal gioco d’azzardo patologico dei soggetti più deboli. La lotta alla ludopatia non può ricadere solo sulle spalle dei Comuni». Sul sito di Avviso Pubblico è disponibile un’ampia ricostruzione della normativa in materia, con un’analisi in particolare dei provvedimenti adottati da Regioni e Comuni sulla ricollocazione delle sale da gioco e sulla limitazione degli orari di apertura.Nei mesi scorsi, Avviso Pubblico, che aderisce alla campagna Mettiamoci in gioco, ha invitato i Comuni italiani ad approvare uno specifico ordine del giorno in materia di prevenzione e contrato al gioco d’azzardo patologico.

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