Sicurezza notturna in stazione
Rinnovato il protocollo «Terre di mezzo»

Il progetto prevede l’impiego nelle ore notturne di guardie giurate e la presenza di operatori della Caritas con la funzione di indirizzare verso strutture di accoglienza le persone senza fissa dimora.

È stato rinnovato il protocollo «Terre di mezzo», avviato nel 2012 per migliorare le condizioni complessive di sicurezza e vivibilità della stazione ferroviaria nelle ore serali e notturne e che negli anni ha ottenuto risultati positivi. La firma nella mattina di m,arcoledì 24 aprile nella sede della prefettura di Bergamo.

L’atto è stato siglato, alla presenza dei rappresentanti delle Forze di polizia, dal prefetto di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, dal vice sindaco di Bergamo, Sergio Gandi, dal direttore sanitario dell’Asst «Papa Giovanni XXIII», Fabio Pezzoli, dal direttore della Caritas diocesana bergamasca, don Roberto Trussardi, dal responsabile della Funzione security di Trenord, Andrea Galletta, dal responsabile dell’Area Lombardia di FS. Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane), Giovanni Visconti, dal presidente della Camera di commercio industria e artigianato, Giovanni Paolo Malvestiti, dal direttore generale di Confindustria Bergamo, Paolo Piantoni, dal presidente di Imprese & Territorio, Alberto Brivio, dal presidente della Fondazione della Comunità bergamasca Onlus, Carlo Vimercati, e dal presidente del Consorzio del Bacino imbrifero montano del lago di Como e fiumi Brembo e Serio, Carlo Personeni.

Il progetto, che realizza un’efficace forma di partenariato tra soggetti istituzionali e privati finalizzata alla valorizzazione della stazione ferroviaria, prevede l’impiego nelle ore notturne di guardie giurate (poste a disposizione dalla società Trenord con compiti di sicurezza sussidiaria) e la presenza di operatori della Caritas con la funzione di indirizzare verso strutture di accoglienza le persone senza fissa dimora, gravitanti soprattutto di notte nell’area della stazione.

Completano il dispositivo previsto nel protocollo il camper del Serd, messo a disposizione dall’Azienda sociosanitaria territoriale «Papa Giovanni XXIII», e l’impegno della società FS Sistemi urbani srl. a proseguire nell’attività di chiusura degli accessi al sedime ferroviario e di demolizione dei manufatti edili inutilizzati.

La Camera di Commercio, Confindustria, Imprese & Territorio, il Consorzio Bim e la Fondazione della Comunità bergamasca Onlus continueranno ad assicurare il proprio sostegno al progetto, garantendo il proprio apporto finanziario.

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