Senza dimora, nuovo spazio a Bergamo
A Castagneta quattordici posti letto

L’iniziativa, per fronteggiare i mesi più rigidi, si inserisce negli interventi del Piano Freddo. Ulteriore modalità per «agganciare» le persone.

Un luogo caldo e protetto dove soggiornare e pernottare nel corso dei mesi più rigidi. È il nuovo spazio d’accoglienza di Castagneta, in via Costantino Beltrami 33, a Bergamo, un ambiente dove le persone senza dimora potranno restare fino alla fine di marzo.

L’iniziativa si inserisce negli interventi del Pon-Te, progetto finanziato dal Pon Inclusione, il Programma operativo nazionale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali finanziato con fondi europei Fse e Fead. Obiettivo del progetto Pon-Te è costruire reti tra i soggetti che si occupano di grave emarginazione, per creare un sistema ancor più efficiente che possa rispondere quotidianamente alle istanze. Il team, con capofila l’Ambito di Bergamo, è composto da Opera Bonomelli Onlus, Caritas Diocesana Bergamasca, Fondazione Diocesana Patronato San Vincenzo, con le Cooperative Ruah, Cooperativa sociale Il Pugno Aperto, Cooperativa Bessimo Onlus e Con-Tatto Servizi.

La nuova struttura trova spazio nell’ex Centro di accoglienza di richiedenti asilo di Castagneta, ora riconvertito grazie all’intervento sostenuto con fondi di Caritas Diocesana Bergamasca e grazie a un contributo del Comune, oltre alla collaborazione di cooperativa Ruah che metterà a disposizione gli operatori per il presidio. Con 14 posti letto, sarà dedicato a persone autonome e che non presentano multi-problematicità, cioè adulti in condizione di grave emarginazione che non manifestano dipendenze, non vivono un disagio di tipo psichico e non hanno problemi di salute. La struttura sarà aperta 24 ore su 24, con la possibilità di permanenza per tutto il giorno, grazie al presidio alternato di due operatori e un coordinatore.

Con questi ulteriori 14 posti letto, dunque, si potenziano ulteriormente le misure pensate per accogliere chi vive in condizione di grave emarginazione, con particolare riguardo ai mesi più rigidi. È attivo, infatti, da novembre il Piano Freddo con la messa a disposizione al Galgario di 27 posti letto in più rispetto all’attività ordinaria. Una possibilità̀ garantita dalla sinergia promossa dal Progetto Pon-Te: i tre dormitori (Patronato San Vincenzo di Bergamo, Sorisole e Nuovo Albergo Popolare) rendono disponibili due posti letto «ordinari» ciascuno, permettendo di liberare spazi al Galgario da destinare al Piano Freddo.

Come evidenzia Massimo Zanini, coordinatore dell’area «Aggancio» del progetto Pon-Te: «L’obiettivo di questa ulteriore offerta di spazi è assicurare un adeguato numero di posti letto e un sistema che garantisca una corretta turnazione, affinché nessuno resti in strada». Resta poi confermato l’obiettivo più ampio del progetto: «Intercettare le persone e costruire le premesse per un passaggio dall’accoglienza del periodo freddo all’accoglienza ordinaria sia in Galgario sia nelle altre strutture, in modo da avviare gli utenti alla costruzione di un percorso di vita».

«Siamo tutti impegnati nel rendere Bergamo una città sempre più accogliente soprattutto per le persone più fragili. - dichiara l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo Marcella Messina - Nei prossimi mesi sono previsti azioni importanti e congiunte tra tutti i soggetti che si occupano di grave emarginazione attraverso l’attivazione di nuovi servizi e di risposte sempre più integrate e in rete tra loro. Introduciamo un elemento di forte accoglienza e di aggancio anche di popolazione non conosciuta ai servizi in questa sede di Castagneta perché resterà aperta tutta la giornata per quattro mesi. L’obiettivo però è di riabilitare la persona ad una vita autonoma e indipendente attraverso sostegni dei servizi sociali e l’alleanza con i diversi attori sociali».

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