Trend in calo, scende il numero dei ricoveri
A Bergamo 6.471 positivi, +255 in 1 giorno

Intorno alle 17.30 la conferenza stampa dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Con lui anche il governatore Fontana.

I dati della giornata saranno diffusi come sempre in diretta Facebook. Segui qui la conferenza stampa e gli aggiornamenti che saranno forniti anche dall’assessore Caparini. L’incontro on line è iniziato con Davide, il paziente 1 dimesso dall’ospedale. Un messaggio in cui racconta la sua malattia e un appello: «State a casa, perchè si può combattere questa malattia».

L’uomo, 38 anni di Codogno, è stato dimesso dal San Matteo di Pavia: è ritenuto il primo caso accertato di coronavirus in Italia. Mattia, questo il suo nome, la sera del 19 febbraio era stato ricoverato nel presidio ospedaliero della cittadina del Lodigiano per poi essere trasferito tra il 21 e il 22 in condizioni disperate nella rianimazione dell’ospedale pavese. Lo scorso 9 marzo ha cominciato a respirare autonomamente. «Io sono stato fortunato» ha detto Mattia. «Da questa mia esperienza le persone devono capire che è importante stare in casa, la prevenzione è indispensabile per non diffondere il virus, anche a costo di allontanarsi dagli amici e dai propri cari; non sappiamo chi può essere contagioso. Adesso - ha aggiunto - rispetto al periodo in cui sono stato ricoverato io, potrebbero non esserci medici disponibili. Da questa malattia si può guarire. Ringrazio il professor Bruno e tutto il personale degli ospedali di Pavia e Codogno che con la loro professionalità mi hanno permesso di tornare a vivere». «Voglio dimenticare questa brutta esperienza - ha concluso - e tornare alla normalità chiedo pertanto ai media il rispetto della privacy mia e della mia famiglia».

Poi i numeri con Gallera: «Il trend in calo si conferma, come domenica. Oggi, lunedì 23 marzo, è la prima giornata positiva - ha annunciato l’assessore Gallera -. Scende per la prima volta il numero dei ricoveri. Anche la voce del territorio è positiva: riduzione, in alcuni casi lieve, degli accessi al Pronto soccorso». Ma aggiunge: «Non bisogna rilassarsi, ma una luce infondo al tunnel la vediamo». I casi positivi in Lombardia sono saliti a quota 28.761, 1.555 più di domenica, quando invece erano aumentati di 1.691.

I pazienti in terapia intensiva, che sono aumentati di 41 unità, sono a quota 1.183. «Il numero dei posti in terapia intensiva - ha detto Gallera - è cresciuto enormemente, siamo arrivati a 1.350.Un numero enorme».

Nello specifico i ricoveri in ospedale sono 9.266, 173 in meno di domenica. Il numero dei ricoverati scende: «È il primo numero negativo che riscontriamo e arriva perché abbiamo tanti dimessi». Poi il numero dei decessi: «3.776 con un incremento di 320 decessi, un numero che sta crescendo in maniera minore rispetto ai giorni precedenti». Domenica erano stati 361 e sabato 546».

«Sui dati serve però attenzione, perché i direttori generali degli ospedali mi hanno già detto in passato che hanno notato un rallentamento, seguito però da una forte ondata di casi. E’ qualcosa che è già successo dopo la prima settimana, in cui erano attive le misure rigide, ossia l’ultima di febbraio. Ma la settimana dopo tutto si era un po’ allentato» ha aggiunto Gallera.

Ecco i dati di Bergamo: 6.471, con un incremento di 255 pazienti. Domenica era di 347.A Brescia invece, i positivi sono 5.905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre domenica erano stati 289 e l’altro ieri 380. Nella provincia di Lodi, la prima colpita in Italia dal coronavirus, i contagiati sono 1817, con 45 nuovi casi, domenica erano 79 e sabato 96.

Si è ridotta di quasi il 50% la crescita di casi positivi sia a Milano città che in tutta la provincia. Secondo i dati resi noti dall’assessore, i positivi a Milano città sono 2.176 con un aumento di 137 casi, mentre domenica era di 210 e due giorni fa di 279. In tutta la provincia i positivi sono 5.326, con un aumento di 230, mentre domenica erano 424 in più e sabato 868.

Una notizia dall’Aifa: «Una buona notizia, che un po’ anche merito dell’assessore al Bilancio, Davide Caparini, che anche membro dell’Aifa, l’agenzia del farmaco italiano. Il nuovo farmaco, l’Avigan, di cui si parla tanto, non si sa se funzioni o meno, ma da ora potrà essere testato, grazie a intervento di Davide, del presidente di Aifa alle sollecitazioni che abbiamo inviato a Roma perché venisse sottoposto in fretta a prove per capirne l’efficacia. La sperimentazione inizierà immediatamente, martedì, e speriamo che dia risultati. Speriamo contribuisca a eliminare questo maledetto virus» ha aggiunto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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