Scuola digitale: stati generali a Bergamo
Ci sarà anche il ministro Azzolina

La scuola riparte da Bergamo: il 27 novembre tornano gli Stati generali della Scuola digitale. Tra gli ospiti anche Lucia Azzolina e Anna Ascani del Miur.

Per il quinto anno consecutivo Bergamo torna scenario del cambiamento e della scuola del futuro: il tema dell’istruzione, tema centrale del dibattito nazionale in questa delicata fase per il nostro Paese con la scuola cosi colpita dall’emergenza Covid-19, è protagonista infatti negli Stati generali della scuola digitale, organizzati dal Comune di Bergamo, Ufficio scolastico territoriale e Associazione ImparaDigitale e giunti alla loro quinta edizione e in programma il prossimo 27 novembre 2020 in diretta streaming nazionale da Bergamo.

Gli Stati Generali prevedono interventi istituzionali, attraverso comunicazioni da parte di esperti del mondo della scuola, dell’Università, della pedagogia, del lavoro, dell’economia, del mondo imprenditoriale e, in generale, della cultura e dell’innovazione tecnologica. Da segnalare la presenza del ministro Lucia Azzolina e del viceministro Anna Ascani, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, Marco Bentivogli, Tito Boeri, Stefano Quintarelli, Patrizio Bianchi e molti altri esperti, in un programma ricco e di alto profilo.

Anche quest’anno gli Stati generali si terranno a Bergamo, città martoriata dalla terribile emergenza del Covid-19, e che ora si propone come città simbolo della rinascita e della ripartenza. Sono già oltre 2000, provenienti da tutta Italia, gli insegnanti iscritti all’appuntamento 2020.

«Il programma degli Stati generali della scuola digitale – spiega Loredana Poli, Assessore all’istruzione del Comune di Bergamo - quest’anno si è riconfigurato, come molte iniziative, per consentirne la fruizione online. Il focus principale inevitabilmente parte dalle considerazioni sulla didattica a distanza e sulla didattica integrata per alzare però lo sguardo verso un’idea di scuola che finalmente decolli verso una effettiva innovazione, in presenza e a distanza. Nel pomeriggio, il tema proposto in collaborazione con Anci Lombardia celebra i vent’anni dell’autonomia scolastica per discuterne criticità e opportunità. Una giornata per riflettere, ascoltare e proporre visioni ed esperienze che superino l’ansia e le recriminazioni di questi mesi per rilanciare il buono che c’è nella scuola italiana: ci indica la direzione del cambiamento, verso l’attribuzione di valore all’apprendimento dei ragazzi e delle ragazze nella scuola».

Il programma della giornata è consultabile sul sito: https://www.statigeneraliscuoladigitale.it/programma-2020/?hp

«La scuola e l’intero sistema istruzione – afferma Dianora Bardi, Presidente di Impara Digitale, da sempre impegnata nello sviluppo di una didattica innovativa coerente con le trasformazioni della società – attraversano un periodo che non è mai stato così delicato e importante: le imminenti e necessarie decisioni da prendere condizioneranno in modo indelebile il futuro delle generazioni a venire e, di conseguenza, del nostro Paese. È il momento dell’attenzione, della riflessione e della responsabilità. Abbiamo non solo l’opportunità, ma anche il dovere di fare la cosa giusta. L’Educazione, nella sua accezione più ampia, è strettamente collegata allo sviluppo: è il momento del vero cambiamento, il momento in cui dobbiamo analizzare positività e criticità dell’intero sistema, è il momento di decidere, è il momento del coraggio».

«La digital edition degli Stati Generali della scuola Digitale si rivolge a docenti, dirigenti scolastici, genitori ed a chiunque stia a cuore il benessere delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi dentro e attorno alla scuola, che riveste per loro un ruolo culturale e formativo fondamentale e irrinunciabile, ancor più in tempi di crisi pandemica, economica e di valori civili com’è il tempo che stiamo vivendo – dichiara Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo –. Ecco perché questo evento va considerato quale preziosa opportunità per uno scambio d’esperienze sulla scuola di oggi in prospettiva futura, in un’ottica di miglioramento, facendo tesoro delle buone pratiche già in essere nella scuola bergamasca e in tante altre realtà del nostro Paese».

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