Scuola, caccia alla supplenza
«I sindacati presi d’assalto»

In questi giorni il lavoro dei sindacati della scuola sta avendo picchi inaspettati: le sedi sono infatti alle prese con un assalto di docenti interessati a fare domanda per le graduatorie di seconda e terza fascia utili per le supplenze con validità provinciale.

Le domande devono essere presentate in due fasi, entro il 24 giugno in forma cartacea, mentre dal 1° al 20 luglio si indicheranno le scuole preferite in modalità online. «L’aggiornamento delle graduatorie – spiega Salvo Inglima, segretario generale di Cisl Scuola Bergamo - sta portando alla luce una allarmante realtà: tanti giovani laureati e tanti lavoratori precari di altri settori stanno letteralmente assalendo le nostre sedi per avere uno spiraglio di luce nel complesso e faticoso cammino nel mondo dell’insegnamento. Nella prima settimana di aggiornamento la sede di Bergamo e le altre 9 sedi territoriali sono state letteralmente prese d’assalto, tanto che abbiamo dovuto sospendere il servizio di appuntamento on line su prenotazione. Oltre 200 aspiranti docenti hanno già provveduto all’inserimento o aggiornamento delle graduatorie avvalendosi della nostra consulenza. Vi sarà tempo sino al 24 giugno». Si può facilmente ipotizzare che i pretendenti possano essere almeno il doppio.

I consulenti del sindacato si stanno adoperando con il massimo sforzo e impegno per garantire comunque la consulenza a tutti gli interessati. Molti di loro, informano dagli uffici della Cisl Scuola, sono docenti provenienti dalle regioni meridionali che cercano stabilità lavorativa a Bergamo, a conferma che la provincia orobica ha sempre una forte attrattiva per gli operatori del mondo della scuola. «I docenti sono spesso disorientati dalle numerose novità normative, prima fra tutte quelle dei prossimi concorsi che saranno riservati a coloro che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi Universitari conseguiti in attività psicopedagogiche. Superate le prove i vincitori dovranno svolgere un percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente. Per quanto concerne il contratto, scaduto ormai da ben 9 anni, auspichiamo che le trattative con l’Aran siano celeri e fruttuose. Siamo consapevoli dei limiti di bilancio dello Stato ma la categoria della scuola è stata fortemente penalizzata per molti anni. Siamo convinti che possa coniugarsi il riconoscimento del merito con l’anzianità di servizio e che debbano emergere tutte le ore di lavoro che i docenti svolgono nelle attività propedeutiche e funzionali all’insegnamento (preparazione delle lezioni, verifiche, impegni collegiali etc)».

«Urgono – termina Inglima - i concorsi per i Dirigenti Scolastici (la nostra provincia l’anno prossimo avrà ben 28 istituti in “reggenza”) e i Dsga (Direttori dei Servizi Amministrativi e Contabili). Solo così possiamo avere la vera Buona Scuola».

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