Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 29 Maggio 2023
Scoperta maxi frode fiscale in Bergamasca, coinvolte 32 società edili
IL BLITZ. Le accuse sono di evasione e frode fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio di proventi illeciti. Perquisizioni in cinque province lombarde tra cui la Bergamasca. Qui sette persone sono state individuate dalla Guardia di Finanza di Bergamo. Sequestrati oltre 6,6 milioni di euro.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 7 persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere, in relazione a condotte di evasione e frode fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio di proventi illeciti.
In particolare, il provvedimento prevede la custodia cautelare in carcere o ai domiciliari nei confronti dei 7 principali indagati, nonché il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di oltre 6,6 milioni di euro. Contestualmente, sono in corso venti perquisizioni in altre quattro provincie: Milano, Brescia, Cremona e Mantova.
L’operazione si inserisce in una complessa attività d’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dai finanzieri della Compagnia di Treviglio, in relazione a condotte illecite attuate nella Bassa Bergamasca da 74 persone. Le attività svolte hanno permesso di individuare un’ingente frode fiscale posta in essere da uno strutturato sodalizio criminale, che, attraverso la creazione e la gestione di una serie di società “cartiere”, avrebbe consentito a 32 società edili l’evasione di tutti gli oneri di natura fiscale e previdenziale, anche attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un valore pari a circa 37 milioni di euro.
Gli imprenditori edili coinvolti dalle operazioni illegali, unitamente alle loro squadre di operai, sono risultati assunti formalmente, in qualità di dipendenti, dalle società schermo controllate dal sodalizio criminale, continuando a gestire di fatto le ordinarie attività aziendali. Le indagini hanno consentito inoltre di individuare, tra gli altri, un commercialista e una consulente del lavoro che operavano in qualità di professionisti addetti alla gestione burocratica delle varie società schermo.
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