Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 20 Settembre 2018
Scalo merci in città anche nel 2019
E spunta l’ipotesi di una nuova stazione
Deroga di un anno allo scalo merci in città in attesa del masterplan per Porta Sud. Sul tavolo anche l’ipotesi di una nuova stazione.
Un’ulteriore proroga di un anno per lo scalo merci provinciale a Bergamo, nella zona di Porta sud. È quanto Cisaf e Lotrafer, le aziende che gestiscono l’infrastruttura logistica, hanno chiesto a Rfi (Rete ferroviaria italiana) ottenendo dalla stessa società, anche se informalmente, la disponibilità a concedere l’utilizzo del raccordo ferroviario anche per il 2019. L’ultima proroga da Rfi e Sistemi Urbani, la società del gruppo Ferrovie dello Stato proprietaria dell’area su cui si trova l’infrastruttura logistica, era stata concessa nel gennaio 2018 ed era stata definita dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori «eccezionale». Lo scalo merci avrebbe dovuto infatti lasciare la città entro la fine del 2017.
Oltre alla fondamentale esigenza di individuare un nuovo polo logistico, sull’area occupata dallo scalo merci è previstoun importante intervento di riqualificazione per il quale si sta redigendo il relativo Masterplan. «I tempi di elaborazione del nuovo Masterplan relativo alla riqualificazione dell’area dello scalo, la cui consegna è prevista per l’estate 2019 – sostiene Gori – consentono questa ulteriore proroga a beneficio delle imprese che utilizzano lo scalo merci». Intanto procede di gran lena l’elaborazione del nuovo Masterplan in mano ai progettisti guidati da Francisco Mandado. Sul tavolo anche la possibilità di abbattere l’attuale stazione datata 1857, costruita dalla Südbahn, l’Imperial regia regia privilegiata società delle ferrovie lombardo-venete: 161 anni di edificio, e li dimostra tutti, nonostante i pietosi colpi di belletto (leggi restyling).
Nelle scorse settimane i progettisti, Palafrizzoni e i vertici della Vitali (società nata a Cisano che si è aggiudicato il bando di Sistemi Urbani ) hanno così incontrato i rappresentanti delle Ferrovie per capire quali siano le necessità in termini di binari e servizi: il primo passo verso la definizione più operativa di un masterplan che prosegue a passo di carica. L’idea è ricucire la città con massicci interventi sul verde e la realizzazione di un quartiere ipermoderno. Ma tra le righe continua a fare capolino quella stazione messa lì a mo’ di ostacolo, e anche la pazza (ma nemmeno tanto) idea di voltare davvero pagina. E farne una nuova: la vera svolta.
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