Sarpi, dopo l’incontro con la Ruah
Lettera degli studenti: «Critiche ingiuste»

Dopo le polemiche sollevate da alcuni esponenti della Lega per un incontro avvenuto al Liceo classico cittadino con la cooperativa Ruah, dove sono state portate alcune testimonianze di immigrazione, arriva una lettera di risposta degli studenti. Leggi il testo.

«Martedì 12 marzo nella sede del Liceo Sarpi di Bergamo si è svolto per l’ottavo anno consecutivo un incontro con la cooperativa Ruah nell’ambito del progetto «Sulle strade del mondo». Nello specifico si è trattato di conoscere in prima persona le storie di emigrazione e di immigrazione di tre ragazzi ospiti di questa cooperativa.

Una modalità per iniziare a orientarci in questo mare di informazione è indubbiamente la testimonianza di persone che sono state protagoniste di quella che per noi è solo una notizia lontana. Abbiamo perciò potuto assistere alla gioia di chi, arrivato in Italia dopo un’interminabile fuga dall’Africa, ha finalmente avuto la possibilità di studiare, alla nostalgica paura di chi da mesi non riesce a dormire al pensiero dei famigliari che sono al di là del Mediterraneo, e alla tristezza di chi è dovuto scappare minacciato dai ribelli. Come è ben chiaro dal titolo stesso dell’incontro, la finalità è quella di conoscere e di toccare con mano esperienze dirette di situazioni di disagio attuali, di scendere veramente «sulle strade del mondo».

La condivisione di queste storie ci ha arricchito non solo a livello di conoscenza, ma anche umanamente. L’informazione e l’umanità non possono avere controparte e non possono essere catalogate sotto un indirizzo politico. Malgrado ciò, qualche ora dopo la presentazione sono sorte accuse da parte dei deputati Alberto Ribolla e Daniele Belotti che, in un articolo pubblicato il 13 marzo, dichiarano ci siano state delle critiche sulle politiche migratorie dell’attuale governo. La scuola ci offre la possibilità di acquisire un senso critico per valutare ciò che sentiamo e non «fa tentativi di indottrinare le giovani menti verso il pensiero unico», come invece afferma la Lega Nord Bergamo sotto un post di Instagram.

Noi, in quanto studenti presenti all’incontro, abbiamo deciso con la presente di dover testimoniare la natura assolutamente formativa ed educativa di questa esperienza, dissentendo da ogni tentativo di strumentalizzazione, poiché rattristati dall’uso propagandistico che ne è stato fatto. Per questo motivo abbiamo raccolto 49 firme su 65 partecipanti che confermano la totale assenza di polemiche e critiche infamatorie nei confronti del governo. D’altronde sono gli stessi Ribolla e Belotti a dire che la politica debba restare fuori dalle scuole e noi, almeno su questo, siamo d’accordo.

Paolo Raimondi, Sofia De Martino, Anna Pesenti, Tommaso Trovesi

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