Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 07 Marzo 2018
Salvini difende il suo parlamentare Iwobi
E replica a Balotelli: non mi piace
Negli stadi ha conosciuto il razzismo vero, quello dei«buu» e delle banane che gli piovevano addosso. Forse per questo Mario Balotelli è tra quelli che non si rallegrano per l’elezione di Toni Iwobi, primo senatore di colore nella storia della Repubblica.
Per l’attaccante ora al Nizza, noto per le sue imprese in campo e non solo, la «colpa» del neoeletto è quella di militare nella Lega. «Forse sono cieco io o forse non gliel’hanno detto ancora che è nero», è il commento postato su Instagram del calciatore, che ha suscitato la pronta replica di Matteo Salvini: «Non mi piaceva in campo, mi piace ancora meno fuori dal campo», è il giudizio lapidario del segretario del Carroccio.
Quella scritta «Stop invasione» sulla maglia indossata da Iwobi nella foto con Salvini non deve essere andata giù al bomber ex Inter e Milan, che ha bocciato con un inequivocabile «vergogna!» il neo senatore. Il post, pubblicato nelle «story» di Instagram, è scaduto dopo 24 ore, il tempo necessario per fare il giro del web. E per far discutere, come già altre volte hanno fatto le esternazioni del bomber.
«Non mi interessa quello che scrive, ne ho abbastanza delle polemiche: la Lega non è razzista», è la replica del neo senatore, 62 anni, origini nigeriane ma bergamasco d’adozione. Leghista da 25 anni, Iwobi usa toni pacati con il calciatore: «È un grande giocatore e rimarrà tale, se giocasse nella mia squadra tiferei per lui», dice auspicando però che Balotelli «si limiti a fare il suo bel lavoro».
Anche Andrew Howe, primo «coloured» dell’atletica azzurra, ammette che essere nero e fare il responsabile dell’immigrazione della Lega «è un po’ un controsenso». L’atleta difende Balotelli («Non è una persona cattiva») ma ricorda anche che «siamo in democrazia». E invita a superare le facili contrapposizioni tra destra e sinistra, tra fascista e comunista. Perché Iwobi «avrà le sue idee politiche, avrà studiato e deciso cosa abbracciare».
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