Cronaca / Bergamo Città
Sabato 28 Settembre 2019
Riparte il censimento a Bergamo
Duemila famiglie coinvolte
Dal 1° ottobre 2019 saranno chiamate a rispondere alle domande circa 2000 famiglie residenti a Bergamo.
Ripartono nei prossimi giorni in città le interviste e le domande del «Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni»: da un anno infatti il Censimento a Bergamo non si svolge più ogni dieci anni, ma a cadenza annuale. Il censimento, a partire dal 2018, si basa inoltre su dati campionari, non più sulle risposte fornite da ogni singola famiglia italiana. Il Comune di Bergamo è stato selezionato da Istat insieme ad altri 72 Comuni orobici per aggiornare l’enorme database che racconta il nostro Paese in numeri.
Dal 1° ottobre 2019 saranno chiamate a rispondere alle domande circa 2000 famiglie residenti a Bergamo: verranno chieste informazioni sullo stato di famiglia, il numero di componenti, la professione svolta, i redditi, le abitudini. Una parte dei dati interessanti invece saranno recuperati attraverso la rilevazione pubblica, cioè dai database già in possesso dal Comune di Bergamo e integrato nel corso degli ultimi anni.
In città verranno distribuiti 2000 questionari (l’avviso è già stato inviato negli ultimi giorni), di cui 950 saranno compilati da un dipendente comunale che entrerà nelle case dei bergamaschi. Le risposte sono obbligatorie, pena una sanzione da parte dell’Istat.
«Lo scopo del nuovo sistema – spiega Giacomo Angeloni, Assessore all’anagrafe del Comune di Bergamo - è da una parte quello di risparmiare (il censimento permanente costa la metà rispetto a quello decennale) e dall’altra disturbare il meno possibile le famiglie. Il nuovo censimento è comunque in grado di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione, grazie all’integrazione dei dati raccolti con le diverse rilevazioni campionarie svolte con quelli provenienti dalle fonti amministrative. I principali vantaggi introdotti dal nuovo disegno censuario sono un forte contenimento dei costi della rilevazione e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie».
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