Reportage alla Rocca di Città Alta
Abbandono che mette tristezza - foto

La Rocca di Città Alta mostra pesanti segni di degrado: da due anni e mezzo resta off limits la terrazza panoramica, in cima al colle di Sant’Eufemia. E così resterà fino a quando il Comune di Bergamo non troverà le risorse necessarie per sistemare il «Palazzo della Marchesa».

L’edificio è chiuso almeno dal 1997 e per rimetterlo in sesto ci vogliono circa 800 mila euro, risorse necessarie per sistemare il «Palazzo della Marchesa», nome altisonante dell’edificio di origine cinquecentesca che una volta ospitava il custode del parco della Rocca, poi gli uffici della Fondazione Bergamo nella Storia e infine il magazzino per il materiale delle associazioni combattenti e reduci.

Il tetto dello storico edificio (di cui conosciamo solo i resti, buona parte è stata abbattuta durante la costruzione delle Mura) è la terrazza. Che ha gravi problemi strutturali: le volte dell’edificio sono segnate da profonde crepe e infiltrazioni. Il tetto-terrazza dunque non può reggere pesi, motivo per cui i cannoni esposti sopra, dall’anno scorso, sono stati spostati più avanti, davanti alle transenne, per renderli comunque visibili (anche se arrugginiti) al pubblico.

Ovviamente anche l’edificio è inagibile mentre sul parco aleggia un’atmosfera nostalgica. E non solo perché è «delle Rimembranze», dedicato ai militi caduti, ricordati dalle targhe e dai cipressi. Il terreno che sostiene la fortificazione è stato in parte segnato dalla nota frana del 2008 causata dai lavori alla Fara.

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