Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 14 Aprile 2022
Redditi, la pandemia non allarga la forbice tra i quartieri: il centro sempre il più ricco
Lo studio La forbice c’è, resta larga ed evidente. Il Covid poteva però ampliarla: e invece, contrariamente a quanto ipotizzabile la «pandemia economia» non ha segnato ulteriormente le differenze tra i quartieri della città.
La forbice c’è, resta larga ed evidente. Il Covid poteva però ampliarla: e invece, contrariamente a quanto ipotizzabile, la «pandemia economica» non ha ulteriormente ampliato le differenze tra i quartieri «ricchi» e i rioni «poveri» di Bergamo. È quanto sembra suggerire l’analisi dei redditi in città – le dichiarazioni presentate nel 2021 e relative all’anno d’imposta 2020, il primo su cui ha impattato la pandemia – scomposte sulla base dei Cap, cioè i codici di avviamento postale che permettono di ripartire il capoluogo in nove aree, sostanzialmente uniformi per tessuto sociale.
La forbice
È ancora nella zona «est» del centro, tra viale Papa Giovanni e via Pignolo (Cap 24121), che si trovano i redditi più alti: nel 2020 qui si è guadagnato in media 38.890 euro a testa. La coda della classifica immortala invece la periferia ovest, quel Cap 24126 che sostanzialmente comprende Campagnola, Carnovali e Colognola: lì, viceversa, nel 2020 si guadagnavano mediamente 21.690 euro.
Tra il quartiere più ricco (area viale Papa Giovanni e via Pignolo) e i rioni più poveri (Campagnola, Carnovali, Colognola) una forbice di 17.200 euro
Tra i quartieri più ricchi e quelli più poveri – posto che il reddito, cioè quanto si guadagna in un anno, è cosa diversa dal patrimonio, ciò che si possiede ed è ulteriore indice di ricchezza o povertà – corre in pratica una differenza di 17.200 mila euro (il quartiere più ricco quasi «doppia» quello più povero): una cifra consistente, sì, ma leggermente inferiore alla forbice di 17.443 euro che si osservava invece nel 2019, prima del Covid. Delle nove aree in cui è ripartita la città, solo tre hanno visto aumentare i redditi nel 2020; gli altri sei spicchi hanno invece evidenziato un assottigliamento dei guadagni. InTwig, società bergamasca di «data intelligence», ha fornito anche quest’anno la mappa dei redditi in città sulla base dei Cap.
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