Redditi dei deputati, Benigni e Sorte ancora in testa

La classifica. Forza Italia il partito dei «Paperoni»: Sorte secondo, dopo il collega di partito. Terzo Devis Dori (Verdi-sinistra).

La «missione trasparenza» del Parlamento si rinnova anche a questo giro. La Camera dei deputati ha pubblicato le dichiarazioni patrimoniali degli onorevoli che si sono insediati nella nuova legislatura: tra i bergamaschi, Forza Italia si conferma il partito dei «Paperoni».

Stando ai dati riferiti all’anno d’imposta 2021, l’azzurro Stefano Benigni – che, oltre a essere deputato già in carica dalla precedente legislatura, è anche consulente finanziario – ha dichiarato 185.823 euro di reddito complessivo (181.408 se si guarda al reddito imponibile), confermandosi al vertice della classifica orobica. A poca distanza c’è l’altro azzurro Alessandro Sorte (oltre a essere deputato riconfermato, è attivo nell’imprenditoria), con 177.747 euro di reddito complessivo (che diventano 176.836 se si guarda al solo reddito imponibile). In terza posizione tra i bergamaschi c’è Devis Dori (Alleanza Verdi-Sinistra, già a Montecitorio nella passata legislatura): 99.276 euro di reddito complessivo (97.367 euro il reddito imponibile).

Per Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia), l’unico «esordiente» bergamasco alla Camera, nell’anno d’imposta 2021 risultano 27.911 euro di reddito complessivo (equivalente anche al reddito imponibile). Vinicio Peluffo, deputato milanese del Pd ma eletto nel collegio di Bergamo, ha invece dichiarato 69.357 euro di reddito complessivo (67.837 euro il reddito imponibile): Peluffo, segretario regionale «dem», era stato parlamentare tra il 2008 e il 2018. A ieri sul sito della Camera non risultava ancora disponibile la documentazione della leghista Rebecca Frassini. Ai vertici della classifica nazionale: Cristina Rossello, già avvocato di Berlusconi e ora deputata di Forza Italia, ha infatti dichiarato redditi per oltre 2,1 milioni di euro; in coda Aboubakar Soumahoro, eletto con l’Alleanza Verdi-Sinistra ma già passato al Misto, colpito dallo scandalo cooperative , che ha dichiarato poco più di 9mila euro.

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