Cronaca / Bergamo Città
Martedì 08 Agosto 2017
Quell’ennesima lite in famiglia
e poi la follia omicida di Vladislav
Ventitreenne uccide il patrigno a Valtesse Sant’Antonio e ferisce la madre. La vittima è Giuseppe Grillo, 40 anni di Carvico.
L’ennesima lite, dopo anni di rapporti conflittuali con il patrigno e con la mamma. Vladislav Turcan, 23 anni, lunedì pomeriggio, ha prima litigato con la mamma Natalia, moldava di 41 anni, poi poco dopo le 15 è rientrato il patrigno, Giuseppe Grillo, 40 anni originario di Carvico. Ha litigato anche con lui e a rabbia lo ha accecato: ha afferrato un martello e lo ha colpito con incredibile violenza, ha preso un coltello da cucina e lo ha ferito più volte, ne ha preso un secondo e ha continuato a colpirlo fino ad ucciderlo.
La madre ha cercato di intervenire e lui ha infierito anche su di lei, accoltellandola più volte su tutto il corpo. Si è affacciata al davanzale della finestra della cucina e ha chiesto aiuto, come confermato dai vicini: «È uscita di casa sanguinante, urlando aiuto, aiuto, non respiro più» hanno raccontato. La donna ha ferite ovunque, ma fortunatamente è fuori pericolo.
Il dramma si è consumato in un appartamento al piano terra di una palazzina di via Mallegori, al civico 23, nel quartiere di Valtesse Sant’Antonio. Natalia si era sposata con Grillo, titolare di un negozio di Villa d’Adda 12 anni fa: dopo la cittadinanza italiana aveva fatto venire Vladislav. Grillo aveva sempre lavorato: la moglie lo aiutava in negozio ma il figlio non aveva ancora trovato un impiego e sembra che non si desse molto da fare nemmeno in casa. Così erano nati i primi litigi. Mai, però, conferma la questura, c’erano stati interventi in quell’appartamento prima di lunedì e il 23enne non risulta avere precedenti penali. Ma evidentemente dentro il giovane quei continui rimproveri, quelle liti col patrigno e con la mamma, hanno creato rabbia e rancore: lunedì una furia cieca gli ha fatto prendere un martello e due coltelli con cui si è avventato sul patrigno e sulla mamma. Portato in questura, Vladislav ha reso spontanee dichiarazioni, un lungo sfogo durato ore. Ora è in carcere.
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