Processo su scontri dopo Atalanta-Inter
Chiesto il filmato del consumo di droga

Per il pm tre degli otto imputati sarebbero stati ripresi, uno di loro avrebbe sniffato.La difesa: atti strumentalizzati.

Un video, tre persone dentro il bagno di un bar. Uno sniffa, gli altri due si mettono e tolgono un k-way scuro. È il colpo di scena nell’udienza preliminare del processo in abbreviato a carico di otto dei dieci tifosi accusati di lesioni aggravate, resistenza, danneggiamento dopo Atalanta-Inter del 16 gennaio 2016.

In udienza, il pm Carmen Santoro ha chiesto a integrazione e ottenuto dal gup Bianca Maria Bianchi l’acquisizione di uno dei filmati della polizia utilizzati nell’operazione «Mai una gioia» per riprendere le cessioni e le assunzioni di coca dentro il bagno del bar di un distributore, prima di Atalanta-Inter. L’operazione ha portato all’arresto di 11 persone, più altre misure cautelari e alla chiusura temporanea di dieci locali. Secondo il pm, tre degli otto imputati per gli scontri post-partita (compreso l’assalto a un’auto della polizia) sarebbero stati in quel bagno, ripresi nel video prima della gara. Poi avrebbero partecipato ai disordini.

«È una strumentalizzazione degli atti da parte degli investigatori» ha commentato l’avvocato Federico Riva, legale di gran parte degli imputati. Le eccezioni della difesa sono state respinte, il processo aggiornato all’11 aprile.

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