Primo Maggio, in 1.500 al corteo
«Rivendichiamo il diritto al lavoro»

Il corteo unitario organizzato da Cgil, Cisl e Uil ha sfilato in centro a Bergamo: 1.500 i partecipanti. Il comizio unitario sotto la pioggia di Rocco Palombella: «La crescita dell’Italia è ancora troppo lenta – ha ricordato – e finché non si attesterà al 2%, non potranno crearsi nuovi posti di lavoro»

Lavoratori in piazza questa mattina, Primo Maggio, a Bergamo per la tradizionale manifestazione. In 1.500 hanno preso parte al corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil, sfilando lungo le strade del centro cittadino, dal piazzale della stazione a piazza Vittorio Veneto. Un Primo Maggio all’insegna dell’unità sindacale, dunque, ma anche della richiesta di una maggiore centralità del lavoro nel dibattito politico, e di una minore precarietà, soprattutto per i giovani.

Sotto la pioggia, il comizio unitario è stato tenuto da Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. «La crescita dell’Italia è ancora troppo lenta – ha ricordato – e finché non si attesterà al 2%, non potranno crearsi nuovi posti di lavoro. Dobbiamo risvegliare l’orgoglio e rivendicare il diritto al lavoro per tutti e l’eliminazione del disagio e delle disuguaglianze sociali».

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