Preso pusher della Bassa
Coca ed eroina a giovanissimi

Contestate centinaia di cessioni di droga a giovani e giovanissimi della Bergamasca.

Gestiva il traffico di eroina e cocaina «su piazza» in diversi comuni della Bassa bergamasca: arrestato e portato in carcere dai Carabinieri un marocchino 30enne clandestino su ordinanza di custodia cautelare. Contestate centinaia di cessioni di droga a giovani e giovanissimi della Bergamasca. È imputato anche dei reati di sequestro di persona, tentata violenza privata, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di arma comune da sparo.

Nella serata di giovedì 29 novembre, a Cividate al Piano, i Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bergamo, Federica Gaudino, un marocchino di 30 anni, clandestino, con alle spalle già altri precedenti penali specifici. Lo straniero, secondo l’analitica ricostruzione investigativa svolta dai militari del Nucleo operativo, almeno dal 2017, aveva messo in piedi una fitta rete di spaccio di eroina e cocaina «su piazza» nella Bassa bergamasca e in particolare nell’ambito dei Comuni di Cortenuova, Cividate al Piano, Martinengo, Palosco, Misano Gera d’Adda, Calcio e Pumenengo.

Diverse decine i clienti dell’extracomunitario spacciatore seriale, per lo più giovani e giovanissimi della provincia di Bergamo, tutti italiani. Il soprannome del pusher era «Ciccio» e si muoveva generalmente a bordo di utilitarie. Il magrebino è stato il punto di riferimento di una «fetta» importante del mercato criminale dello spaccio di droga in diversi comuni della pianura bergamasca e, nonostante fosse già recidivo e avesse subito diverse contestazioni penali, anche dopo alcune contestazioni di spaccio subite dai Carabinieri, l’ultima in ordine di tempo a fine settembre scorso, il magrebino aveva continuato imperterrito nelle sue condotte criminali, al punto tale da far richiedere al Emanuele Marchisio, sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo la misura custodiale più grave, il carcere.

Ieri sera quindi l’esecuzione del provvedimento restrittivo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio che dopo aver messo le manette ai polsi al 30enne lo hanno poi tradotto in carcere a Bergamo, dove nei prossimi giorni sarà appunto sottoposto ad interrogatorio di garanzia. Diverse centinaia le cessioni di dosi di droga contestate al 30enne nell’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip per un giro d’affari criminale stimato dai Carabinieri in diverse decine di migliaia di euro. All’extracomunitario vengono contestati dalla magistratura bergamasca i reati di sequestro di persona, tentata violenza privata, lesioni personali aggravate e porto illegale di arma comune da sparo. In particolare, durante lo scorso mese di aprile, il marocchino avrebbe sequestrato a Misano Gera d’Adda un suo connazionale, facendolo salire con forza sopra la sua autovettura, arrivando poi a percuoterlo violentemente nonché a minacciarlo con una pistola semiautomatica al fine di farsi dire il nome dei presunti autori di un furto di una partita di droga (cocaina ed eroina) di sua proprietà. La persona sequestrata e aggredita per alcune ore, dopo essere stata liberata a Palosco, veniva successivamente medicata in Ospedale a Treviglio. Di indole violenta e prevaricatrice, così il gip definisce la personalità di «Ciccio», rintracciato e catturato dopo circa 20 giorni di ricerche attivate a tappeto dai militari dell’Arma in tutto il territorio della Bassa bergamasca.

Gli acquirenti del pusher marocchino, invece, verranno segnalati come assuntori di droga alla Prefettura di Bergamo, quale autorità Amministrativa competente, per l’irrogazione così delle sanzioni amministrative previste dalla Legge per i consumatori.

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