Piccoli giornalisti crescono. Riprendono le visite degli studenti a L’Eco di Bergamo

L’iniziativa . Dopo la pausa del Covid tornano in redazione gli alunni delle primarie e delle secondarie. Il format di Cartolandia prevede la visita alla redazione de L’Eco di Bergamo, negli studi di BgTv con tanto di laboratorio.

Cos’è una notizia? Come si riconoscono le fake news? Come funziona un telegiornale? Nello storico palazzo de L’Eco di Bergamo, in viale Papa Giovanni XXIII, tornano gli studenti e dopo la pausa del Covid finalmente la redazione si riempie dell’allegria e della curiosità dei giovani bergamaschi. Riprendono infatti le visite al giornale, nel nuovo format che Cartolandia aveva già avviato nel 2019 e che permette di sbirciare dietro le quinte del mondo dell’informazione cartacea, web e televisiva.

Ecco come prenotarsi

L’iniziativa de L’Eco di Bergamo è gestita da Edoomark: il progetto appassiona da sempre il mondo della scuola e avvicina i più giovani ad un’importante fetta della comunicazione locale, offrendo la possibilità agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di visitare la redazione del quotidiano e gli studi di Bergamo Tv, con tanto di laboratorio didattico.«Abbinare la visita della redazione ad un’esperienza concreta ha un effetto importante e stimolante sui giovani. Il laboratorio li appassiona e le informazioni restano più impresse: è un modo di lavorare e di educare più efficace» spiegano da Edoomark.L’attività si svolge d alle 9 alle 12 ed è dedicata a 2 gruppi classe per un totale di 40 classi (20 visite in totale): gli incontri avranno inizio già dal prossimo mese di febbraio e proseguiranno fino a maggio, con la possibilità di prenotarsi già via mail ([email protected]), al numero telefonico 035.386297 oppure dal sito https://cartolandia.ecodibergamo.it .

Mezza giornata in redazione

La mezza giornata in redazione è organizzata in ogni dettaglio: la classe viene accolta da una guida del gruppo editoriale che racconta agli studenti la storia del giornale, dalla sua nascita nel 1880 con aneddoti fino ai giorni nostri, spiegando i principali cambiamenti avvenuti nel corso degli anni. La visita continua mostrando ai ragazzi i diversi settori della redazione - la Cronaca, lo Sport, l’Economia, la Cultura e il Web -, spiegando come funziona il flusso di lavoro, l’utilizzo delle nuove tecnologie e come una notizia viene «raccolta» e scritta dai giornalisti. Ultima tappa negli studi di Bergamo Tv, visitando la regia e scoprendo dove viene trasmesso il telegiornale e dove sono registrate le trasmissioni. «Un progetto che ha molti obiettivi formativi – spiegano da Edoomark -: avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione e della comunicazione, direttamente dove le notizie nascono, far conoscere un pezzo importante di storia del territorio bergamasco; accrescere la consapevolezza nell’utilizzo dei media digitali attraverso l’interazione attiva e promuovere una comprensione critica dell’informazione».

«Un progetto per avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione e far consocere un pezzo importante di storia del territorio bergamasco»

Finita la visita, ecco quindi la parte esperienziale: in uno spazio dedicato, presso il Mediacenter di Edoomark, i ragazzi accompagnati da un’educatrice si cimentano nella produzione di un piccolo telegiornale, trasformandosi in ciacchisti, giornalisti e cameraman. Alla fine di questo tour nel mondo dell’informazione, il video realizzato e ultimato viene poi consegnato alla classe e pubblicato sul canale Youtube di Cartolandia come esito della giornata di lavoro insieme, oltre alla foto di gruppo in redazione su Case in festa de L’Eco di Bergamo.

Le curiosità che piacciono ai ragazzi

Con qualche curiosità: «I ragazzi si stupiscono quando la mattina trovano la redazione “popolata” da pochi giornalisti, perché la maggior parte è al lavoro sul territorio – raccontano da Edoomark -. Sono incuriositi dagli studi della Tv, dal dietro le quinte, e il laboratorio permette loro di trasformarsi, per un giorno, in veri giornalisti. Molti di loro realizzano il giornalino di classe e questo progetto è un’ottima base di lavoro». Ma non solo: «Il fascino di scoprire dove nascono le notizie del proprio territorio ha sempre una grande presa sui ragazzi così come sugli insegnanti. Bergamo si conosce anche così, attraverso la storia del proprio giornale». Dal cuore bergamasco.

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