Piano Ubi, verso la banca unica
14 filiali da chiudere nella Bergamasca

Un’informativa - inviata giovedì 21 luglio dall’azienda ai sindacati - che disegna, anche in vista del progetto banca unica, il futuro assetto di Ubi. Con tanto di date e numeri.

Partiamo proprio dalle date: la fusione per incorporazione in Ubi Banca delle sette banche rete avverrà in tre step. Con le prime fusioni che riguardano Comindustria e Bre (indicativamente entro il 15 novembre 2016), per poi interessare Popolare di Bergamo, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica (entro il 15 febbraio 2017) e chiudere il cerchio con Ancona e Carime (entro il 15 aprile 2017).

Poi ci sono i numeri - su cui si concentra l’attenzione dei sindacati - che dicono che con il «bancone» è prevista, nella prima fase, la chiusura di 88 filiali. Nella nostra provincia le filiali interessate dalla chiusura sono 14, per una cinquantina di dipendenti, secondo una stima dei sindacati. Guardando al dettaglio delle filiali di cui è prevista la chiusura, il grosso (38) riguardano il Banco di Brescia, 12 la Popolare di Bergamo, ma sul nostro territorio non sarebbe prevista nessuna chiusura.

C’è poi tutta la partita occupazionale. Il piano di Ubi, infatti, contempla - da qui al 2020 - l’uscita di circa 2.750 lavoratori, a fronte di 1.100 nuove assunzioni, per una diminuzione, quindi, di 1.650 unità. Rispetto alle 2.750 uscite (200 già avvenute quest’anno), 1.300 dovrebbero accedere al fondo di solidarietà, strumento che offre una copertura a chi nel giro di cinque anni maturerà i requisiti per accedere alla pensione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA