Pensioni, protesta per i pagamenti
«Slittati senza preavviso: una beffa»

Federconsumatori Bergamo segnala l’«amara sorpresa» per i pensionati che sabato 2 gennaio pensavano di potere ritirare la pensione alle Poste, così come per coloro che immaginavano di vederla accreditata sul proprio conto corrente dall’inizio anno o contano di poterla riscuotere oggi 4 gennaio in banca.

«Senza comunicazione alcuna – si legge in un comunicato dell’associazione – ai diretti interessati l’Inps ha deciso di applicare la normativa contenuta nella Legge 109 del luglio scorso. Di conseguenza le Poste i soldi ai pensionati li daranno oggi, mentre le banche li metteranno a disposizione soltanto domani: cinque giorni dall’inizio del mese».

«Può darsi che per la maggioranza delle Persone non sia un problema insormontabile, può però essere un disagio notevole per chi aspetta soltanto i soldi della pensione per sopravvivere e onorare i propri impegni. Nella sostanza i pensionati sono stati defraudati per 4/5 giorni delle loro spettanze. Nella forma riteniamo molto scorretto che l’Inps non abbia provveduto per tempo a darne comunicazione».

«Per quanto riguarda “la forma”…da chi amministra e gestisce il servizio pensionistico, essenziale per milioni di Cittadini, ci si aspetta un comportamento responsabile e possibilmente “sensibile” verso le persone che ne fruiscono. La nota positiva della legge è che a partire dal mese prossimo le pensioni, gli assegni, le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, le rendite vitalizie dell’Inps saranno tutte pagate il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile; salvo peggiorare dal 2017, quando i pagamenti saranno effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese.

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