Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 07 Giugno 2018
Partite Iva, Bergamo maglia nera
In un anno calano del 2,54%
La media nazionale registra un calo dell’1,8%: la nostra provincia al di sotto secondo i dati del ministero delle Finanze.
Cala il numero delle partite Iva nei primi tre mesi dell’anno ma l’andamento è a macchia di leopardo. Secondo l’analisi dell’Ancot sui dati dell’Osservatorio istituito dal ministero delle Finanze, si registra infatti una flessione del numero delle partite Iva pari all’1,8% nel primo trimestre del 2018, con punte massime a Napoli del 3,77%, mentre, nello stesso periodo in Italia ne sono state aperte 179.538 di nuove. E Bergamo è nella maglia nera: le partite Iva calano del Bergamo -2,54% (2.761) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ben sopra la media nazionale.
Dall’analisi periodica diffusa dall’Associazione nazionale consulenti tributari emerge quindi «una situazione a macchia di leopardo. Infatti mentre in alcune province è aumentato il numero delle partite Iva in altre è invece diminuito». Spetta alla provincia di Teramo l’incremento maggiore con ben 1.052 nuove partite Iva attivate nel primo trimestre. Gli incrementi maggiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si sono registrati, tra gli altri, anche a Benevento 17,22% (1.137 nuove aperture); Chieti 16,83% (1.277); Pescara 13,52% (1.201); Enna 12,81% (449), mentre a Sondrio il numero è rimasto pressoché stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 435 nuove aperture.
In territorio negativo invece l’andamento nelle province, tra le altre, di Padova -0,31% (2.873); Piacenza -0,39% (770); Pavia -0,46% (1.529); Roma -0,52% (15.624); Lucca -0,74% (1.211); Cremona -0,91% (765); Alessandria -1,10% (1.080); Brescia -1,35% (3.352); Cuneo -1,69% (1.806); Rimini -1,80% (1.199); Trieste -1,95% (554); Livorno -2,10% (980); Venezia -2,18% (2.290); Ragusa -2,22% (1.013); Bergamo -2,54% (2.761); Trento -2,66% (1.501); La Spezia -2,81% (658); Torino -2,81% (6.909); Grosseto -2,92% (697); Treviso -2,93% (2.519); Pesaro e Urbino -3,05% (955); Firenze -3,25% (3.272); Genova -3,33% (2.413); Gorizia -3,57% (324); Parma -3,72% (1.269); Massa Carrara -3,73% (593); Napoli -3,77% (9.204).
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