Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 06 Luglio 2016
Parcheggio ospedale, i consumatori:
servizio pubblico, tariffe da abbassare
Continuano a infuriare le polemiche sulla gestione e i costi del parcheggio all’Ospedale di Bergamo.
Sindacati e associazioni dei consumatori da tempo si battono perché la questione venga discussa e risolta con una discussione che veda partecipai anche le parti sociali, che nell’autunno del 2013 raccolsero le firme di oltre 7500 cittadini che aderirono alle proposte di Adiconsum, Adoc e Federconsumatori per la revisione del sistema tariffario in corso.
Oggi, «approfittando» del confronto in atto tra Bhp e Provincia per ridiscutere il Piano economico finanziario, le tre associazioni ribadiscono che, assieme ai Cittadini, «non chiediamo un trattamento gratuito o assistenziale, ma la modifica di un sistema tariffario che consideriamo iniquo e penalizzante. Ad esempio - sostengono Mina Busi, Umberto Dolci e Maurizio Regazzoni, presidenti di Adiconsum, Federconsumatori e Adoc Bergamo -, in quanto riteniamo la possibilità di parcheggiare all’Ospedale un “servizio pubblico”, proponiamo una tariffazione diversamente articolata».
La proposta dei consumatori («elaborata in linea con quanto avviene nella gran maggioranza degli ospedali pubblici della Lombardia») prevede, innanzitutto, l’eliminazione del pagamento corrispondente a un’ora di parcheggio fruito per ogni frazione d’ora; parcheggio gratuito fino a 20 minuti per ritiro referti, consegna buste e altre attività veloci; costi di 50 centesimi all’ora per le prime due ore; 1 euro dalla terza alla quinta e gratuite le soste che eccedono alla quinta ora.
Inoltre, si propone una tariffa «serale» (dalle 20 alle 7) massima di 2 euro; abbonamenti mensili a scalare fino a 2 ore al giorno per 20 euro; mensile (senza limiti di tempo) a 50 euro, e una card per 10 ingressi fino a 3 ore al giorno a 15 euro. Infine, i consumatori di Cgil Cisl Uil propongono l’esenzione del pagamento per l’accesso alla camera mortuaria e per i trattamenti medici prolungati di tipo oncologico, pediatrico e per i dializzati.
«Tutto questo - insistono i tre presidenti - perché riteniamo che il parcheggio in questione sia un “servizio” a disposizione di chi ha la necessità di accedere al luogo di cura (pubblico), e non una qualunque attività imprenditoriale che deve seguire il criterio della redditività».
Adiconsum, Adoc e Federconsumatori di Bergamo chiedono inoltre un’attenta valutazione, e verifica, delle condizioni originali descritte dal disciplinare di attuazione della convenzione sottoscritta nel 2000 tra Azienda Ospedaliera e Provincia di Bergamo nell’ambito dell’accordo di programma per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Bergamo. Medesima attenzione e considerazione dovrebbe essere riservata a quanto contenuto nel documento deliberato dalla Giunta Provinciale nel 2013 e relativo al contratto per il parcheggio.
«Di queste questioni vorremmo si facessero carico coloro che stanno riesaminando il piano economico finanziario. E, se possibile, risolvessero il problema della gestione affidata a un Privato di un servizio indirizzato al pubblico, su un suolo pubblico, con garanzie di ripianamento dei conti tramite risorse pubbliche».
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