Parcheggio caro dell’ospedale
Il post diventa virale su Facebook

Questo post su Facebook (con tanto di foto del biglietto del parcheggio «incriminato») ha scatenato una vivace discussione sulla bacheca di Marco Birolini, giornalista bergamasco ora in forza ad Avvenire.

Una cinquantina in poche ore i commenti (sia sulla pagina personale di Birolini che sul gruppo «Sei di Bergamo se...»), quasi tutti di persone indignate per quanto sia salato il costo del parcheggio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. Un tema noto, ma che non manca di innervosire ogni qualvolta ci si rechi alle macchinette per pagare il posteggio dell’auto.

Dei due chiamati direttamente in causa, il presidente della Provincia Rossi ha risposto: «L’indignazione dei cittadini è sacrosanta e il problema ha una genesi che risale a quando fu costruito. Il contratto capestro che fu stipulato di fatto scaricava sull’amministrazione provinciale il rischio di impresa e ogni giusta richiesta della collettività. La mia amministrazione ha lavorato insieme a Palafrizzoni in due sensi: dare garanzie innanzitutto agli utenti-lavoratori più deboli (chi fa le pulizie in ospedale e si mangiava una bella fetta dello stipendio in parcheggio) e arrivare alla realizzazione del nuovo parcheggio per aver margini di manovra, molto parziali, sulle tariffe».