Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 21 Settembre 2017
Papa Francesco e i genitori di Yara
Un lungo abbraccio pieno di emozione
Una tiepida giornata di settembre una coppia entra a Casa Santa Marta in Vaticano. Senza clamore, lontani da sguardi indiscreti, i coniugi salgono all’appartamento n. 201 del secondo piano. Li attende Papa Francesco. Loro sono Fulvio Gambirasio e Maura Panarese, i genitori di Yara.
Un incontro commovente e pieno di emozioni, quello con Papa Bergoglio, in un clima sereno. E in un ambiente semplice, ma al tempo stesso familiare, come appare il modesto appartamento del Pontefice, arredato con un paio di poltrone e un divano, una scrivania, una libreria a vetri, un tappeto a disegni persiani e luci al neon. Un colloquio programmato probabilmente da tempo, ma sempre mantenuto riservato, mai annunciato o divulgato. Una discrezione, un silenzio che ha sempre accompagnato la quotidianità dei Gambirasio. Nulla è trapelato dell’incontro, né di quanto Papa Francesco ha voluto dire alla coppia.
Di certo non sarà mancato il caloroso abbraccio del pontefice: un gesto che lo stesso Papa Francesco riserva spesso alle coppie al termine delle udienze del mercoledì, quando finita la catechesi avviene l’incontro ravvicinato con i fedeli sul sagrato di Piazza San Pietro. Fulvio Gambirasio e Maura Panarese, come sempre, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Ma di certo non servono parole per spiegare quale possa essere stato il loro stato d’animo. Come generalmente accade per le udienze private, il congedo avviene con una benedizione del pontefice esteso a tutta la famiglia. Il Santo Padre consegna poi un rosario o una medaglia commemorativa del pontificato, infine è il momento di poche fotografie di rito, da conservare gelosamente nell’album dei ricordi più cari.
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