Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 11 Novembre 2015
Padiglione Domus: resta dov’è per ora
Si pensa già alla «Città del Gusto» 2017
Il padiglione Domus installato in piazza Dante come spazio espositivo «Fuori Expo 2015» resterà sicuramente in Piazza Dante almeno fino alla data del 31 dicembre 2015 (data di scadenza della convenzione), ma probabilmente continuerà a essere utilizzata in futuro.
Rispondendo a un’interrogazione dei consiglieri comunali Davide De Rosa e Danilo Minuti, il sindaco Giorgi Gori ha evidenziato che «la Giunta si riserva di valutare anche altre soluzioni. Ogni opzione dovrà essere valutata con cura, sia perché il trasferimento della “Domus” - comprensivo di smontaggio e montaggio- ha un costo indicativo di 50 mila euro, sia perché l’opzione prescelta avrebbe evidentemente carattere di «destinazione definitiva» e non più provvisoria. Anche per questo - essendo in fase di preparazione un concorso per la riqualificazione degli spazi pubblici del Centro Piacentiniano - il cui esito non è escluso possa suggerire nuove forme di utilizzo e una diversa collocazione della “Domus”, appare ragionevole prevedere che la “Domus” possa rimanere nell’attuale collocazione fino alla conclusione della suddetta fase progettuale e/o fino a che non si dovesse - sempre in relazione all’esito del concorso - decidere di modificare in qualche modo l’attuale situazione di piazza Dante».
Inoltre Gori scrive che «resta comunque fermo l’impegno assunto dall’Amministrazione a mantenere l’uso della struttura coerente con l’obiettivo dì sviluppo e consolidamento dell’immagine di Bergamo come “Città del Gusto”, del resto del tutto coerente con l’orizzonte del 2017 - anno che vedrà il nostro territorio, unitamente alle altre province della Lombardia Orientale (Brescia, Cremona e Mantova) fregiarsi del titolo di ”Regione gastronomica europea”. In questo quadro, un’attività di somministrazione legata alla qualità e alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. purché di natura complementare rispetto alla conduzione della “Domus” e finalizzata esclusivamente alla sostenibilità della gestione della stessa, appare coerente e del tutto ammissibile».
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