Online «Zerosprechi», la app che restituisce valore al cibo non consumato

Nasce una comunità in cui è virtuoso chi prende ancora più di chi dà.

Presnetata all’interno del palinsesto di iniziative di Agricultura e Diritto al Cibo 2021, «ZeroSprechi», la app attraverso cui è possibile donare il cibo non consumato perché non venga sprecato. ZeroSprechi è un progetto promosso dal Comune di Bergamo e sviluppato con il supporto strategico di NT Next - Evolving Communication con l’obiettivo di rafforzare la cultura del cibo e ridurre, appunto, lo spreco alimentare a partire dalla comunità bergamasca anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.

«Il ruolo di Bergamo è oggi ancor più significativo, in quanto città capofila dell’iniziativa Urban Food Policy Pact, firmato nel 2019 con l’obiettivo di garantire l’accesso al cibo sano per tutti, promuovere un sistema alimentare sostenibile, promuovere una cultura orientata al consumo consapevole, ridurre gli sprechi e sostenere e promuovere la ricerca scientifica in campo agroalimentare» spiegano da Palazzo Frizzoni.

Bergamo è anche una delle prime città in Italia ad aver adottato, a partire dal 2018, la legge Gadda, che prevede agevolazioni tariffarie ai soggetti che devolvono cibo a enti con finalità sociali. Bergamo, in particolare, ha previsto riduzioni della tariffa Tari per i soggetti della Grande Distribuzione e della Grande Ristorazione che cedono e devolvono a enti no-profit una soglia minima di 15mila euro di merce in controvalore.

Partner del progetto è la cooperativa sociale Namasté, da vent’anni impegnata nella realizzazione di attività a sostegno delle persone con fragilità all’interno della comunità bergamasca, che affiancherà ZeroSprechi all’iniziativa Dispensa Sociale: un servizio già attivo volto al recupero delle eccedenze alimentari presso i punti vendita di Bergamo e provincia e alla loro redistribuzione attraverso altre organizzazioni presenti sul territorio. Il progetto ha anche il supporto di EY Foundation Onlus, la fondazione promotrice dal 2012 di un cambiamento sostenibile in ambito sociale ed economico attraverso la realizzazione di progetti di valore riconosciuto, che ha scelto di appoggiare ZeroSprechi attraverso il suo progetto «Social Value» erogando una donazione del valore di 14.000euro.

La piattaforma e l’applicazione sono state sviluppate da Deep Lab, società specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche ed in particolare promotrice del progetto BitGood su cui l’iniziativa ZeroSprechi si basa. Secondo dati raccolti, ridurre lo spreco domestico anche solo dell’1% consentirà di risparmiare – nella sola provincia bergamasca – oltre 2 milioni di euro. ZeroSprechi nasce per dare una risposta a questo problema, e lo vuole fare a partire dal consumatore finale, incentivando la comunità alla condivisione di quel cibo che altrimenti andrebbe sprecato.

La app permetterà quindi di ritirare gratuitamente e donare il cibo non consumato incentivando i comportamenti di coloro che andranno a costituire la community virtuosa. ZeroSprechi è infatti un sistema che non può prescindere dall’idea di creare una rete di utenti realmente sensibili alla causa in cui chi prende è ancora più virtuoso di chi dà proprio perché, nel raccogliere l’offerta di cibo attraverso il passaggio di casa in casa o quello presso il centro di deposito, mostra di fare proprio l’obiettivo culturale di abbattere lo spreco prima ancora di raggiungere quello concreto dell’aiuto alimentare.

«Quello delle eccedenze alimentari è un tema di grande interesse e sempre maggiore attualità, soprattutto alla luce della situazione economica e sociale originata dalla pandemia. L’Amministrazione, che con la firma dell’Urban Food Policy Pact ha ufficializzato anni fa il suo impegno per la sostenibilità, la consapevolezza nel consumo di cibo e contro lo spreco alimentare, sta dando oggi ancora maggiore impulso alle esperienze di welfare collaborativo come opportunità in grado di incidere anche su questi temi in modo importante. Aprendo infatti i propri confini operativi ad associazioni, reti familiari, cittadini, il Comune intende promuovere una collaborazione ‘dal basso’ nella costruzione di servizi di pubblica utilità e nella realizzazione di reti di supporto attraverso una mediazione collettiva» spiega l’assessore alle Politiche Sociali Marcella Messina che aggiunge: « In questo senso, la App ZeroSprechi, attivando un processo di sensibilizzazione e crescita culturale rispetto al tema dello spreco alimentare, si inserisce in questa dinamica virtuosa di comunità che coinvolge tutti i cittadini impegnandoli a dare maggiore valore al cibo partecipando attivamente e da protagonisti alla rete dello scambio. La App, inoltre, potrà essere certamente anche utile nell’intercettare e supportare il bisogno reale di persone lontane dalla frequentazione dei Servizi sociali e mostrano difficoltà a raggiungerli ».

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