Omicidio di via Novelli, la mamma: «Se non avessi svegliato Alessandro non sarebbe successo»

Il processo In aula la deposizione dei teste dell’accusa davanti alla Corte d’Assise, tra i quali anche la mamma di Alessandro Patelli, il giardiniere 19enne accusato dell’omicidio di Marwen Tayari.

In aula per il processo del delitto di via Novelli a Bergamo è il giorno delle deposizioni dei teste dell’accusa. Ha preso la parola anche la mamma di Alessandro Patelli, il 19enne giardiniere che accusato di omicidio aggravato nei confronti del tunisino 34enne Marwen Tayari avvenuto l’8 agosto del 2021.

«Eravamo a Trescore perché abbiamo un campo che coltiviamo - ha detto Maria Deho- l’altro nostro figlio, Matteo, si era infortunato con la sega e lo abbiamo portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Seriate, mentre andavamo, dopo le 11, ho telefonato ad Alessandro per avvertirlo e per dirgli di avvisare la nonna che saremmo arrivati tardi al pranzo. Alessandro stava ancora dormendo, se non l’avessi svegliato non sarebbe accaduto tutto quello che è accaduto».

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«In casa nostra non si dorme più - ha continuato la donna- tutto è cambiato non c’è più una vita normale. Non ho mai scritto una lettera di scuse, ma mi dispiace veramente per quello che è successo, il nostro è un dolore vero. Mio figlio (che è agli arresti domiciliari) è un introverso, è distrutto dal dolore, mi ha detto che se potesse tornare indietro cancellerebbe tutto».

Durante la mattinata è stata sentita anche la nonna di 88 anni. Alessandro ha deciso di non sottoporsi all’esame, previsto nelle prossime udienze: rilascerà delle dichiarazioni spontanee. La prossima udienza è fissata per il 16 settembre.

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