Omicidio di Gianna Del Gaudio
Il dna di Tizzani resta nel processo

Il giudice ha respinto la richiesta della difesa del marito della vittima, imputato nel processo del delitto di Seriate: il legale chiedeva di estromettere dal dibattimento le tracce di dna trovate sul taglierino perché l’esame non è ripetibile.

Continua il processo ad Antonio Tizzani, l’ex capostazione di 71 anni di Seriate accusato di aver sgozzato la moglie Gianna Del Gaudio, ex professoressa di 63 anni, la sera del 26 agosto 2016. Il giudice ha rigettato la richiesta della difesa di non considerare la prova del dna attribuito a Tizzani e trovato sul taglierino. Gli avvocati sostengono che sull’esame ci sia una sorta di «giallo» e che, al momento dell’esecuzione, non ci sia stata corretta informazione al consulente della difesa. La decisione del giudice ammette quindi la prova agli atti del processo.

Gli avvocati di Tizzani hanno chiesto che vengano introdotte nel processo le relazioni sul dna di un altro omicidio, quello di Daniela Roveri, avvenuto martedì 20 dicembre del 2016 a Bergamo e che, secondo la difesa, potrebbe avere dei collegamenti con quello di Giovanna Del Gaudio. Il pm si è opposto perché ha sostenuto che si tratta di un’indagine ancora in corso e quindi coperta dal segreto istruttorio. La decisione verrà presa dai giudici il 19 dicembre, data in cui è stato aggiornato il processo.

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