
Cronaca / Valle Brembana
Sabato 14 Dicembre 2019
Bloccati in parete sull’Alben: salvati
Valleve, tre scialpinisti si perdono: trovati
Giornata intensa per il Soccorso alpino di sabato 14 dicembre. A Oltre il Colle la disavventura causata dall’inesperienza, da una decisione sbagliata sull’itinerario e anche dal distacco di un lastrone di neve che li ha coinvolti.
Oltre il Colle
Nel pomeriggio di sabato 14 dicembre la VI Delegazione orobica è intervenuta per soccorrere due persone incrodate in Alben, nel Canale del Sacc. Erano rimasti bloccate per una serie di fattori: l’inesperienza, una decisione sbagliata sull’itinerario e anche il distacco di un lastrone di neve che li ha coinvolti. Non erano più in grado di proseguire e hanno chiesto aiuto. Sul posto però c’era vento molto forte e quindi non era possibile eseguire il recupero diretto con il vericello dell’elicottero. Il tecnico di elisoccorso del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) è stato sbarcato sulla cresta di uscita del canale, ha raggiunto i due escursionisti e li ha messi in sicurezza.
E nel pomeriggio sempre di sabato 14 dicembre, poco prima delle 18, Il Soccorso alpino ha salvato tre persone nella zona di Valleve. I tre scialpinisti, residenti in provincia di Bergamo, erano partiti da Cambrembo (Valleve) per andare al Passo di Tartano, e al ritorno hanno perso il sentiero. Era buio e quindi scendendo hanno preso una strada diversa rispetto a quella in salita; sono arrivati in un posto in cui si sono trovati in difficoltà e hanno chiesto aiuto. I tecnici della VI Delegazione orobica erano già in zona per l’esercitazione di Foppolo. Sono partite subito le squadre, per raggiungerli hanno percorso un sentiero su cui erano caduti degli alberi, coperto da oltre un metro di neve. Li hanno comunque individuati e riportati a valle illesi.

Nel frattempo, si sono preparati i tecnici della stazione di Oltre il Colle; anche uno di loro è stato portato sulla cresta. Una volta raggiunto l’altro tecnico, li hanno calati nel punto ideale del canale e insieme, con la tecnica di conserva, hanno raggiunto la cresta sommitale. A quel punto, l’elicottero di Bergamo ha potuto effettuare il recupero e il trasporto a valle. La valutazione da parte del personale sanitario ha escluso la necessità del trasporto in ospedale. L’intervento si è svolto in un contesto alpinistico molto tecnico. La preparazione e sinergia tra le forze in campo, Areu e Cnsas, ha permesso una rapida risoluzione dell’intervento, con il massimo contenimento dei rischi per tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Robert
5 anni, 5 mesi
La presunzione,l'ignoranza, fanno brutti scherzi;poi qualcuno deve porci rimedio.
francesco casali
5 anni, 5 mesi
Ma i presunti esperti escursionisti non potrebbero dotarsi, per cominciare, di mappe e cartografia gps per non perdere il sentiero? Evitare di avventurarsi in luoghi evidentemente troppo impegnativi per le loro capacità? Le disgrazie e gli inconvenienti accadono ma non è possibile che ogni giorno delle persone debbano mettere a rischio e pericolo la propria vita per salvare quelli che, a prima vista, sembrano solo degli incoscienti.
Luigi A. Rota
5 anni, 5 mesi
Tutto è bene quel che finisce bene e moltissime grazie alle squadre di soccorso e agli elicotteristi. Mi chiedo: chi paga il conto per l'imprudenza di questi "esperti" escursionisti del fine settimana?
Claudio Chersovani
5 anni, 5 mesi
Complimenti ai soccorritori , sicuramente molto esperti ,non sono mai facili questi interventi di salvataggio.
Giuseppe Tomasi
5 anni, 5 mesi
Il monte alben con la neve e ghiaccio puo' diventare pericoloso !
Fiorenzo Villa
5 anni, 5 mesi
Ma agli "esperti" escursionisti, il pericolo non fa paura. Anzi lo sfidano.