Oglio invaso dalla schiuma
Nuovo allarme inquinamento

«Ci risiamo...». È questo il commento postato su Facebook nella serata di martedì 5 gennaio da Paolo Erba, sindaco di Malegno (Vallecamonica), dopo essere stato avvisato da alcuni cittadini di quel che stava succedendo nel fiume Oglio: a due giorni di distanza dalla grande ondata di schiuma bianca che per ore e ore domenica pomeriggio si è manifestata nel fiume riversandosi poi nel lago di Iseo completamente diluita, ieri sera il fenomeno si è ripetuto.

Attorno alle 20 tra i cittadini di Breno, Malegno e Cividate Camuno è rimbalzato l’allarme: un nuovo sversamento di tensioattivi stava riempiendo di schiuma bianca il fiume Oglio, principale affluente del Sebino. Difficile stabilire l’entità di questo nuovo sversamento, ma l’acqua ha continuato a trasportare schiuma fino a notte fonda.

I primi accertamenti dell’Agenzia regionale per l’ambiente hanno rivelato che la schiuma di domenica proveniva dal canale Onera che attraversa la zona industriale di Breno; è qui che ieri sera si è concentrato il sopralluogo di vigili del fuoco e carabinieri guidati dal sindaco di Breno Sandro Farisoglio per cercare di individuare l’origine della schiuma, che a questo punto appare molto probabilmente dolosa.

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