Occhi puntati sull’ex Colantuono
nella sfida dell’Epifania con l’Atalanta

Esulterà o no Stefano Colantuono nel caso l’Udinese dovesse segnare se none addirittura mettere in saccoccia l’intera posta in palio? Tranquilli, anche se non lo facesse platealmente sotto l’occhio delle implacabili telecamere appostate davanti alla panchina il cuor suo sprizzerebbe di gioia e felicità. È la legge dello sport che impone di mettere da parte anche i più profondi amarcord.

E ciò nonostante i sei anni di convivenza a Zingonia costellati da certificati risultati-record assolutamente indelebili. Siamo, comunque, sicuri che l’indomani della gara sempre Colantuono tornerà a privilegiare il club che lo ha consacrato allenatore di provata consistenza nella massima divisione nazionale. Ai nerazzurri, allora, il compito di non imbarazzare minimamente il mister di origine laziale. Ma sotto l’aspetto sentimentale anche Edy Reja non sarà del tutto immune. Da friulano doc pure per lui la trasferta di Udine dirà qualcosa.

Di certo, però, al di là degli affetti che coinvolgono entrambi i tecnici l’esito finale della stimolante sfida, in programma alle 12,30 il giorno dell’Epifania, riveste particolare importanza. Sponda Udinese emerge l’opportunità di raggiungere in classifica proprio gli avversari di turno (a quota 24 punti) dopo un inizio di campionato turbolento. Sul fronte nerazzurro ecco la volontà di consolidare la parte nobile della stessa graduatoria riprendendo così la marcia positiva dopo gli ultimi stop di Verona (Chievo) e col Napoli. Conoscendo i rispettivi dna calcistici di Colantuono e Reja ipotizzare una contesa dai contenuti tattici all’eccesso, a parer nostro, rientra nella cristallina logica della vigilia. Da un lato un’Udinese che, con ogni probabilità, curerà nei dettagli l’assetto difensivo con annesse le ripartenze; dall’altro un’Atalanta, presumibilmente sbarazzina che si affiderà a giocate maggiormente ariose sfruttando fasce e stoccate finali delle pedine dotate di spiccata qualità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA