Obbligo dei seggiolini anti-abbandono
Ecco come orientarsi nell’acquisto

La legge salverà la vita di un bambino in auto: per i genitori dei piccoli sotto i 4 anni è iniziata la corsa per capire come adeguarsi alle nuove disposizioni.

Un «beep» potrà salvare la vita di un bambino in macchina. Al via infatti dopo un tortuoso iter, l’obbligo di installazione dei dispositivi anti-abbandono sui seggiolini, per i bimbi di età inferiore ai quattro anni. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del nuovo codice della strada per prevenire l’abbandono di bambini nelle auto. A giorni sarà legge. Una misura che si spera possa mettere un argine ai tragici casi di cronaca come quello più recente accaduto a Catania: un padre ha lasciato per cinque ore sotto al sole un bimbo che doveva portare all’asilo per un inspiegabile «black out» nella sua mente.

Per le famiglie resta ora da capire come adeguarsi alle nuove disposizioni legislative. La prima domanda che viene da farsi è: che ne sarà dei seggiolini magari appena acquistati non solo per la propria auto ma anche per quella dei nonni o della baby - sitter, alcuni anche piuttosto costosi? E come funzionerà il dispositivo anti-abbandono? Sarà necessario, come pare, collegarlo a uno smartphone: e chi non ne è dotato? Sarà una legge alla portata di tutti i portafogli?

Vediamo di fare un po’ di chiarezza, laddove è possibile. Innanzitutto l’invito è a non fare acquisti affrettati: l’obbligo partirà con ogni probabilità intorno a fine febbraio. La data esatta si saprà nei prossimi giorni quando il decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale con tutte le caratteristiche tecniche dei dispositivi. Il decreto entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione (quindi a fine ottobre) e poi si avrà tempo 120 giorni per l’entrata in vigore del Dm.

Per quanto riguarda le caratteristiche del dispositivo per ora l’unica cosa certa è che deve essere in grado di attivarsi automaticamente e di dare un segnale di conferma al conducente al momento dell’attivazione. In caso di necessità deve dare l’allarme e attrarre l’attenzione del conducente con segnali visivi, acustici, percepibili dentro e fuori dall’auto. I dispositivi «possono» essere collegati a messaggi e chiamate, quindi a uno smartphone.... che però deve essere sempre carico, coperto da segnale e a portata del conducente.

Sono allo studio anche agevolazioni fiscali: un motivo in più per attendere. Sono aiuti previsti già dalla legge 117/2018, ma bisognerà attendere la legge di Bilancio per saperne di più.

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