Nuovo varco attraverserà le Mura
Sarà il primo passaggio pedonale

Si apre una breccia nelle Mura venete. Alla base del baluardo di San Giovanni, dove oggi c’è una grata, un varco porterà in via Tre Armi.

Si tratta del primo passaggio pedonale che collega la città dentro e fuori le Mura, attraverso lo spalto della «Meridiana». Il cantiere inizierà entro la fine dell’anno: «Stiamo per affidare l’incarico al progettista, l’avremmo già fatto se non fosse esplosa l’emergenza sanitaria», spiega Angelo Colleoni, vicepresidente del Parco dei Colli di Bergamo. Che nell’interlocuzione aperta con l’operatore dell’area al civico 8, ha chiesto la cessione, a favore del Parco, di un ritaglio di terra. Centocinquanta metri quadri che consentono all’ente di Valmarina di ricavare un passaggio fruibile dai cittadini. La progettazione e la realizzazione dell’intervento è in carico al Parco, sarà poi il Comune di Bergamo a gestire l’apertura e la chiusura, parallelamente alla cannoniera di San Giovanni, fruibile al pubblico dal 2009 (prima dell’epidemia, l’apertura era garantita durante i fine settimana).

L’elemento difensivo fu riportato alla luce nel 2007 quando vennero rimossi 1.800 metri cubi di terreno, uno scavo offerto dall’impresa Pandini, che, all’epoca, celebrava il mezzo secolo di attività. L’idea di aprire il passaggio con città bassa è nata nell’ambito del cantiere privato in via Tre Armi, dove la famiglia Vitali ha abbattuto una vecchia cascina per costruire la propria residenza (operazione che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno, vista la vicinanza con le Mura, vedi articolo qui sotto). «Ho lanciato il sasso alla proprietà che ha accettato e che si è resa disponibile a cedere l’area; dopo aver condiviso il progetto con tutto il direttivo del Parco dei Colli di Bergamo siamo allora andati avanti - premette Angelo Colleoni -. È questione di giorni e il privato ci cederà l’area, subito dopo siamo pronti ad affidare l’incarico per la progettazione dell’intervento. Si tratta di realizzare un collegamento tra la cannoniera di San Giovanni e l’esterno, dove sarà realizzato un percorso protetto di circa 4 metri che avvolge, al piede, l’orecchione del baluardo di San Giovanni. Come Parco abbiamo già stanziato 25 mila euro per questo intervento. Tra le proposte, c’era anche quella di realizzare un marciapiede lungo il tratto nord di via Tre Armi, per metterla in sicurezza, vista la pericolosità viabilistica».

Il primo passo ora è la riapertura del passaggio, che già in passato era possibile percorrere, attraverso la sortita il cui accesso si trova al riparo dell’orecchione del possente baluardo, spigolo ovest della fortezza. Risale probabilmente all’Ottocento il riempimento della cannoniera con terra e materiale. Cessati gli usi militari, la popolazione iniziò infatti a frequentare le Mura e gli accessi sotterranei che potevano risultare pericolosi vennero colmati e livellati. Dopo le operazioni nel primo decennio del Duemila, il baluardo è pronto ad essere esplorato nella sua interezza: le due ampie sale voltate, le aperture quadrangolari dove si inserivano le bocche da fuoco. Un impianto di difesa che non venne mai utilizzato perché mai assediato, ma che oggi trova un nuovo utilizzo di connessione dentro e fuori le Mura.

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