Nuovo decreto anti-Covid in arrivo
Tra le ipotesi anche il coprifuoco notturno

È atteso al massimo per lunedì un nuovo Dpcm che, vista l’impennata dei contagi, potrebbe portare a ulteriori restrizioni. Ecco alcune delle proposte su cui il governo ha aperto il confronto.

Un coprifuoco notturno, con un lockdown generalizzato dopo le 22 (sul modello francese) e restrizioni più rigide nel fine settimana, ma anche la possibilità (delegate alle regioni), di chiudere alcune attività (come palestre, piscine o addirittura parrucchieri) nelle zone dove il contagio corre più veloce. È la visione emersa dopo il vertice notturno durato più di cinque ore a Palazzo Chigi.

Una riunione conclusa a notte fonda che ha per il momento messo sul tavolo delle ipotesi. Prima che le soluzioni vengano assunte passeranno probabilmente altre 24 ore. Non è escluso infatti che un ulteriore e ancora più stringente Dpcm possa essere varato nella giornata di domani.

Il governo oggi è impegnato in alcuni passaggi decisivi: in primis l’incontro con le Regioni. Sarà fondamentale nel pomeriggio la lettura del bollettino con i nuovi dati. Gli ultimi numeri appaiono preoccupanti e pretendono interventi tempestivi.

Ieri i nuovi positivi hanno sfondato quota 10 mila, mai così tanti dall’inizio della pandemia. Senza contare che le decisioni assunte dal governatore della Campania Vincenzo De Luca richiamano l’esecutivo ad una riflessione. Nel governo sono due le posizioni: una interventista con Pd e Leu che chiedono in tempi celeri l’adozione di misure ancora più stringenti, l’altra di Italia viva e Cinque stelle (ed in questa fase condivisa dallo stesso premier), più «attendista». Ma la possibilità che all’inizio della prossima settimana l’esecutivo possa varare nuove misure di contenimento non appare per nulla peregrina ed è emersa con forza durante il vertice di questa notte.

L’Italia potrebbe quindi seguire le decisioni assunte in Francia, dove in alcuni municipi, tra cui quello di Parigi, è stato introdotto il coprifuoco.

Sempre nel corso della riunione, secondo fonti ben accreditate, si è anche ragionato della possibilità di fare ricorso ai fondi del Mes. Una parte del governo, riconducibile a Pd, Italia Viva e Leu, incalzata nelle ultime ore da un largo fronte trasversale di sindaci, dovrebbe formalizzare nelle prossime ore a Conte la richiesta di ricorrere al Mes. Anche se al momento Conte intende spingere per un’accelerazione nello sblocco dei fondi del Recovery Fund. Intanto questa sera dovrebbe tenersi il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via libera alla legge di bilancio.

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