Nuove regole per la sicurezza a scuola
«Ma a Bergamo mancano 30.000 arredi»

Giovedì mattina 6 agosto è stato firmato dal Ministero dell’Istruzione e dalle organizzazioni sindacali il Protocollo per l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza: dall’help desk alle modalità di ingresso e uscita, dall’igienizzazione degli spazi all’impegno politico per il superamento delle «classi pollaio», con l’intenzione di avviare un iter normativo per un tetto massimo sul numero di alunni nelle classi.

Il documento offre regole alle istituzioni scolastiche ed ha l’obiettivo di essere anche un punto di riferimento per studenti e famiglie. Un accordo «storico», per le sigle sindacali: «Questo è il primo modello partecipativo assunto al Ministero dell’Istruzione e avrà i suoi riverberi su una platea vasta di lavoratori e utenti. Restiamo in attesa di vedere se il ministero manterrà quanto abbiamo firmato. Le difficoltà per la ripartenza di settembre restano tutte aperte. È comunque una buona notizia per le famiglie, gli studenti e tutto il personale della scuola, un settore così fondamentale e delicato per il futuro del paese. Regole chiare e condivise tra governo e sindacati, maggiori risorse e nuove assunzioni di personale: la contrattazione ed il modello partecipativo sono la strada necessaria per cambiare anche la scuola ed affrontare le nuove sfide del paese» commentano Annamaria Furlan e Maddalena Gissi, segretarie generali di Cisl e Cisl Scuola.

Secondo Cisl Scuola Bergamo, «i vari tavoli tecnici attivi nella nostra provincia hanno ipotizzato alcune soluzioni generali da adattare alle condizioni logistiche delle singole realtà scolastiche – riferisce Salvo Inglima, segretario generale del sindacato orobico -. Sono allo studio alla primaria e media soluzioni con orario regolare, o con qualche piccola riduzione, prevedendo più punti di accesso all’ingresso. Il servizio mensa sarà attuato con porzioni monodose, per assicurare la completa sicurezza o, allo studio, lunch box , a seconda degli spazi. Ancora da definire, con apposite convenzioni, gli spazi esterni, limitrofi all’edificio scolastico che saranno utilizzati per svolgere alcune attività didattiche».

Alle Superiori, gli ingressi saranno scaglionati alle 8, alla 10, in qualche caso alle 12 con tempo scuola pressoché ordinario, con ipotesi di qualche ora settimanale svolta con la didattica a distanza. «Sarà opportuno anche puntare sui test sierologici volontari e gratuiti per i docenti» continuano dai sindacati. Intanto, il monitoraggio nelle scuole (primaria, secondaria di 1 grado e secondaria 2 grado) per sedie e banchi che mancano produce numeri importanti: 17.162 banchi e 12.345 sedie mancano all’appello, a un mese dalla ripartenza.

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