Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 21 Settembre 2022
Nuova stazione: mobilità sostenibile, più funzioni e servizi per i viaggiatori - Il progetto
La presentazione. Comune di Bergamo e Rfi hanno illustrato il progetto di fattibilità tecnica ed economica: investiti oltre 80 milioni di euro, 50 del Pnrr.
Ripensare la stazione per trasformarla in un efficace nodo di mobilità integrata e in un polo di servizi per la città. È questo l’obiettivo perseguito dall’Amministrazione comunale di Bergamo con Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs), che hanno presentato il Progetto di fattibilità tecnica ed economica del «Nuovo Hub di riconnessione urbana e mobilità sostenibile della stazione di Bergamo».
Coinvolta una vasta area della città
Lo sviluppo si inserisce in un contesto di trasformazione urbana che interessa una vasta area della città, a cavallo dell’asse ferroviario e della stazione, e che coinvolge anche le aree dello scalo ferroviario denominate «Porta Sud».
Il progetto potenzia il ruolo della stazione come nodo trasportistico, assicurandone l’integrazione nel nuovo Polo intermodale previsto nell’ambito del programma di rigenerazione urbana e ridisegnandone i fronti di accesso nord e sud. Si rafforza così la centralità della stazione anche quale polo di attrazione per lo sviluppo sostenibile del territorio, con nuove funzioni e servizi per i viaggiatori.
Tale risultato trae origine dal «Protocollo d’Intenti per la riqualificazione di Bergamo Porta Sud» sottoscritto nel 2018 tra Provincia, Comune, Ferrovie dello Stato italiane, Rfi e Fs Sistemi Urbani. In particolare, il progetto prevede due nuovi «fabbricati ponte» che racchiudono tutte le funzioni primarie della stazione; sistemi di accesso agli edifici di stazione ed alle banchine passeggeri, tramite scale, scale mobili e ascensori; nuovi sovrappassi pedonali coperti che costituiscono accesso ai fabbricati di Stazione e percorsi di attraversamento pedonale e ciclabile, con aree verdi e funzioni che definiscono un vero e proprio spazio nuovo. Un investimento di oltre 80 milioni di euro, di cui 50 con risorse Pnrr.
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