Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 16 Aprile 2021
Novità per Bergamo: i certificati anagrafici si fanno gratis e online sul sito del Comune
Da ora, quindi, ogni cittadino di Bergamo, invece di chiedere un certificato al tradizionale sportello - operazione che comporta in molti casi il pagamento di un diritto di segreteria e dell’imposta di bollo di 16 euro -, può verificare direttamente e gratuitamente i propri dati registrati nell’anagrafe nazionale e stampare una visura o una autocertificazione. Bergamo tra i pochi Comuni della sperimentazione nazionale.
Da venerdì 16 aprile lo Sportello Telematico del Comune di Bergamo si arricchisce di nuovi servizi online accessibili per i cittadini mentre altri sono stati profondamente rivisti per migliorare la loro accessibilità e fruibilità: in particolare i certificati anagrafici si possono richiedere e stampare direttamente da casa, gratuitamente e semplicemente accedendo con il proprio Spid, Cie e Cns mentre quelli di stato civile si possono richiedere ed ottenere direttamente sulla propria casella e-mail.
Bergamo è inoltre tra i pochissimi Comuni invitati da Anci e dal Ministero dell’Interno a partecipare alla sperimentazione del nuovo servizio online pubblicato sul portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, https://www.anpr.interno.it, e sullo sportello telematico del sito www.comune.bergamo.it che consente la visura anagrafica, l’autocertificazione precompilata e la richiesta di rettifica per errori materiali.
Da ora, quindi, ogni cittadino di Bergamo, invece di chiedere un certificato al tradizionale sportello - operazione che comporta in molti casi il pagamento di un diritto di segreteria e dell’imposta di bollo di 16 euro -, può verificare direttamente e gratuitamente i propri dati registrati nell’anagrafe nazionale e stampare una visura o una autocertificazione. Il Comune di Bergamo ricorda che dalla scorsa estate (articolo 30 bis del Decreto Legge 76/2020 convertito con modifiche nella Legge 11 settembre 2020 n. 120) «non solo gli uffici pubblici e gestori di servizio pubblico, ma anche i privati sono obbligati ad accettare l’autocertificazione, potendo poi chiedere la verifica, previo consenso del dichiarante, direttamente all’anagrafe comunale».
Per accedere al servizio basta entrare nel sito www.comune.bergamo.it, accedere attraverso Cns, carta d’identità elettronica o Spid e selezionare lo sportello telematico: all’interno della sezione dedicata ai servizi demografici c’è quella per controllare i propri dati o richiederne la rettifica attraverso l’accesso diretto al portale del Ministero dell’Interno.
«Un passo avanti molto importante, quindi, nella digitalizzazione e nella semplificazione dei rapporti tra Comune e cittadini – commenta l’assessore Giacomo Angeloni –: proseguiamo con convinzione il percorso di innovazione dei servizi del Comune di Bergamo, che solo poche settimane fa ci ha visto inaugurare il nuovo sistema di prenotazione dei servizi prenotabergamo.it, le nuove procedure digitali per il cambio di residenza (che possono essere svolte anche dal proprio smartphone) e i nuovi servizi di segnalazione ai nostri uffici, quel SegnalaBergamo presente sul portale web del Comune di Bergamo».
Dal 15 aprile Bergamo, sempre insieme ad altri pochi comuni italiani, sperimenterà questi nuovi servizi anche un ulteriore servizio che consentiranno al cittadino non solo di consultare i propri dati anagrafici, ma anche di chiedere la rettifica per eventuali errori materiali: un altro passo avanti nel miglioramento del rapporto tra Amministrazione e cittadinanza.
«Consentire ai cittadini di poter controllare i propri dati registrati in anagrafe – prosegue Angeloni - rafforza il tema del monitoraggio diffuso sulla qualità dei dati, un argomento pienamente coerente con i processi di certificazione della qualità dei Servizi Demografici per i quali Bergamo è stato tra i primi ad introdurre audit di qualità ISO9001. Tutte queste pratiche sono ancora più importanti alla luce del periodo che stiamo vivendo, che ha costretto a ridurre le operazioni in presenza e gli spostamenti per ridurre i rischi di contagio. La pandemia ha accelerato il nostro lavoro di costruzione di una città che permette ai propri cittadini di evitare code e attese nell’erogazione dei servizi e nei prossimi mesi prevedo ulteriori novità nel solco di queste iniziative».
© RIPRODUZIONE RISERVATA