Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 21 Febbraio 2019
Nove rapine in settanta giorni
Chiesti 16 anni per due fratelli
Nove rapine in settanta giorni, quasi una a settimana, nell’autunno del 2016. La frequenza dei colpi attribuiti alla banda è un inno alla frenesia a delinquere.
Unita, secondo l’accusa, dalle rapine, la famiglia Vacante si era divisa sulla scelta del rito: abbreviato per Ivano (condannato a 3 anni e 8 mesi) e per il cugino Maurizio Foti (3 anni e 2 mesi); ordinario, a dibattimento, per Mirko e Alfio Samuele. La richiesta dell’accusa per gli ultimi due «fratelli rapinatori» è arrivata mercoledì in aula: nove anni per Mirko Vacante; sette e mezzo per il fratello Alfio Samuele.
Il carnet delle accuse nei loro confronti è noto. Nove rapine in settanta giorni, quasi una a settimana, nell’autunno del 2016. La frequenza dei colpi attribuiti alla banda è un inno alla frenesia a delinquere: il primo l’8 settembre 2016 alla tabaccheria Benaglia di via Grumello a Bergamo; l’ultimo il 18 novembre alla tabaccheria Brugali di via Mazzini, a Dalmine. In mezzo la rapina alla tabaccheria «Le Chuck bar Brembo» a Dalmine, il 14 settembre; quella al negozio di animali Arcaplanet a Lallio, il 23 settembre; il colpo all’Art&Hotel di Stezzano, il 24; quello sfumato del 27 settembre alla sala slot Iziplay a Bergamo. E poi i «botti» novembrini: il 2 all’Elettrauto Boselli a Dalmine; il 9 al distributore Connex di Dalmine; il 12 la rapina al bar ristorante «I 7 nani» di Treviolo. Rispetto alle contestazioni mosse al fratello Ivano e al cugino, Mirko, difeso dall’avvocato Stefania Russo, è accusato di tutte le nove rapine.
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