Norme per la sicurezza troppo rigide
Saltano le feste, addio beneficenza

Dopo 15 anni salta la «Almen Jam Festival» che coinvolge 100 volontari e che ha raccolto negli anni 132 mila euro per progetti sociali. «Troppa burocrazia» dicono gli organizzatori.

Quella di quest’anno sarebbe stata la 16a edizione di «Almen Jam Festival», la manifestazione organizzata solitamente alla fine di luglio dai ragazzi dell’associazione «Ajf per la pace» con scopi solidali. Sarebbe, perché dopo mesi di riflessioni e sforzi, gli organizzatori hanno deciso di annullarla. «Nonostante i risultati che abbiamo ottenuto in questi 15 anni – spiegano – sia dal punto di vista dell’aggregazione di centinaia di giovani e volontari, sia da quello della beneficenza e sia, non ultimo, dal punto di vista della promozione di Almenno San Bartolomeo, abbiamo dovuto cedere. Le ragioni che ci hanno spinto a questa scelta sofferta sono dovute all’introduzione, l’anno scorso, da parte del ministero dell’Interno, delle direttive in materia di pubblica sicurezza, meccanismi burocratici e organizzativi troppo restrittivi. Non ultimo, disposizioni normative soffocanti, permessi lunghi ed estenuanti, adempimento di certificazioni al limite della comprensione e costi insostenibili».

E a Fara d’Adda, per le stesse ragioni, è saltata la «Notte magica» che era stata messa in calendario per il 9 giugno. I provvedimenti hanno un obiettivo specifico: rendere più sicuri gli eventi pubblici in cui è previsto un assembramento di persone. Si tratta di direttive che sono divenute obbligatorie dopo i gravi incidenti che si erano verificati l’anno scorso, in piazza San Carlo, a Torino dove una gran folla si era radunata ad assistere alla finale di Champions League fra Real Madrid e Juventus.

Gli obblighi sono di diverso tipo: ad esempio è previsto che fra gli organizzatori di questo tipo di eventi venga individuata una figura responsabile anche dal punto di vista penale. E poi è necessario compilare un questionario via internet con le caratteristiche della manifestazione (dagli spazi a disposizione al personale coinvolto, fino alla stima delle presenze. Dopo qualche giorno, verrà determinato il livello di rischio dell’evento e di seguito verrà indicato il percorso da seguire, le certificazioni da ottenere e i corsi da frequentare.

Le associazioni organizzatrici della «Notte magica» non sono ancora, per il momento, riuscite ad organizzarsi per rispettare queste disposizioni e quindi la manifestazione è stata annullata. L’amministrazione comunale, però, parla piuttosto di un rinvio a settembre. Delusione invece per gli organizzatori della «Almen Jam Festival» che ogni anno coinvolge 100 volontari e ha raccolto in questi anni 132 mila euro da destinare a progetti solidali. Tra i progetti che hanno visto impegnata l’associazione Ajf ci sono quelli a fianco del Comune con il fondo di solidarietà e le borse di studio, ma anche il fondo alluvionati della località Cascine, il fondo per il «Pulmino anziani», la collaborazione con l’associazione alpini di Almenno San Bartolomeo, con il gruppo San Tomè, con l’associazione disabili, con l’associazione Domitilla Rota e con «Aiuto Donna», oltre che per i terremotati di Amatrice.

«Speriamo ardentemente – concludono dall’associazione – che questo sia solo un arrivederci e, in attesa di strutture certificate e agevolazioni da parte delle istituzioni, ci incontreremo nei piccoli eventi che la nostra associazione sta portando avanti con le associazioni del territorio e con l’amministrazione comunale». Nel frattempo l’invito è a visitare il sito internet, www.ajf.it, per conoscere la solidarietà e le storie di 15 intensi anni di attività.

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