Nonostante le promesse, Flixbus a rischio
Due mesi per salvare gli autobus low cost

La promessa di stop c’è stata, ma da allora nessuna novità. E così Flixbus guarda al futuro con pessimismo. Tra 60 giorni entrerà in vigore la norma che impedirebbe alla compagnia di autobus low cost di operare in Italia.

L’ipotesi era contenuta nel decreto Milleproroghe, ma proprio nel giorno dell’approvazione è arrivato anche il via libera a un ordine del giorno che impegnava il governo a stoppare la norma contro Flixbus. Per chi non è avvezzo ai tecnicismi della politica, è bene spiegare che un ordine del giorno è solo un invito. Per rendere esecutivo lo stop allo stop serve un nuovo documento. Il governo si era impegnato a inserire il provvedimento nel disegno di legge sulla Concorrenza, nel frattempo fermo in Parlamento da oltre un anno. Settimana prossima sono attese novità in aula, ma l’azienda è stanca di aspettare ed è pronta anche a fare le valigie. Flixbus è una realtà importante anche a Bergamo.

Per dare qualche numero: in soli 6 mesi ha trasportato 30 mila passeggeri da e per l’aeroporto di Orio al Serio. Le connessioni attualmente attive con 24 città italiane offrono un’opzione di viaggio valida sia per chi vola da Orio e desidera raggiungere in autobus l’aeroporto sia per chi atterra a Orio e vuole proseguire il viaggio a costi accessibili.

Oltre a collegare l’aeroporto con alcuni dei principali centri del nord Italia quali Torino, Venezia, Bologna, Trento e Trieste e località a breve-medio raggio come Padova, Verona e Parma, FlixBus collega Orio al Serio anche con fermate più distanti, come quelle di Firenze e Perugia. Secondo i dati raccolti da FlixBus, i passeggeri che hanno maggiormente usufruito dei collegamenti con Orio sono stati, ad oggi, quelli in arrivo da Torino, Trento, Verona e Bolzano.

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