Niente rottamazione per le multe
Equitalia diventa «Agenzia-Riscossione»

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge fiscale. Lo si legge nel sito del Quirinale, dove si precisa che è stato emanato il dl su «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili».

Le multe sono escluse dalla rottamazione delle cartelle. Nel testo del provvedimento si specifica che tra i carichi esclusi dall’operazione compaiono anche «le sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada». Le cartelle con le multe possono usufruire della definizione agevolata prevista dal decreto fiscale collegato alla Manovra di bilancio. Ma, essendo loro stesse delle sanzioni amministrative, la “rottamazione” si applica «limitatamente agli interessi», comprese le maggiorazioni previste per i tardati pagamenti dalla legge di depenalizzazione del 1981.

Si riaprono fino al 31 luglio 2017 (con possibilità di integrare l’istanza e presentare i documenti fino al 30 settembre) i termini per la voluntary disclosure. Alla nuova operazione non potranno partecipare i contribuenti che hanno già presentato istanza in precedenza. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016. Eliminata la flat tax al 35% sui contanti. Dal 2017 la trasmissione dei dati Iva diventa trimestrale. L’innovazione, si legge nella relazione tecnica al dl, “comporterà un incremento di gettito dovuto sia al maggior stimolo alla compliance, tramite l’attività dissuasiva posta in essere dall’Agenzia delle Entrate, sia un incremento dovuto all’accelerazione delle somme riscosse tramite i controlli automatizzati”.

Equitalia sarà sciolta e a partire dal primo luglio 2017 al suo posto sarà istituito un ente pubblico economico, denominato «Agenzia delle Entrate-Riscossione», sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Mef. Presidente dell’ente sarà il direttore dell’Agenzia delle Entrate. Lo statuto della nuova Agenzia «è approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia». Lo statuto, si specifica, «disciplina le funzioni e le competenze degli organi e indica le entrate dell’ente». Il decreto anticipa così di fatto alcune norme della riforma Madia che danno più poteri sulle Agenzie fiscali alla presidenza del Consiglio.

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