Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 06 Maggio 2020
Niente Frecce e Italo da Bergamo a Roma
Pesa il divieto di spostamento tra regioni
Sono 14 i treni ad alta velocità che le Ferrovie hanno messo in circolazione sulle principali linee italiane, in prevalenza sull’asse Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno.
Più un paio verso Venezia e Lecce. Un’offerta che risente delle forti limitazioni agli spostamenti al di fuori dalle proprie regioni e che aumenterà di 4 unità a partire da lunedì prossimo. Chiaramente sono ancora sospese le due Frecce giornaliere da Bergamo a Roma (e ritorno) attraverso la linea Brescia-Verona per raggiungere da qui Bologna e poi Firenze.
Le Ferrovie hanno ovviamente concentrato l’offerta sul polo di Milano: da qui con un regionale da Bergamo è possibile raggiungere Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Ma attenzione agli orari e al numero comunque molto limitato, non più di 6 corse al giorno divise tra andata e ritorno.
«A seguito delle disposizioni emanate dalle Autorità competenti in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, l’offerta commerciale delle Frecce è riformulata per garantire i servizi minimi essenziali» spiegano dalle Ferrovie. «Per agevolare le attività di controllo delle autorità, tutte le Frecce con più di una fermata in una stessa città svolgono il servizio viaggiatori esclusivamente nelle stazioni di: Torino Porta Nuova, Milano Centrale, Bologna Centrale Superficie, Roma Termini e Napoli Centrale».
Inoltre, a bordo si viaggia a scacchiera, disposizione che riduce del 50% la capienza, così da garantire il distanziamento sociale. Obbligatoria la mascherina e raccomandati i guanti (indispensabili invece in Lombardia sul trasporto locale, su ferro e gomma): il biglietto, inoltre deve essere nominale ed elettronico. Obbligatoria, inoltre la prenotazione sugli Intercity.
Anche Italo ha cancellato il suo collegamento quotidiano da Bergamo a Napoli via Roma. L’offerta è anche in questo caso ai minimi termini e riprenderà (se ve ne saranno le condizioni di mercato) una volta terminata l’emergenza. Ma il primo passo dovrà chiaramente essere la cancellazione del divieto di spostamento tra le diverse regioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA